Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2004
Durata:51 min.
Etichetta:Sanctuary
Distribuzione:Edel

Tracklist

  1. FIELDS OF YESTERDAY
  2. SOUL COLLECTOR
  3. RED LIGHT
  4. BACK TO HELL
  5. BEYOND THE GATES
  6. THE KEY
  7. GARDEN OF EVIL
  8. MERCILESS
  9. SILENT CRIES
  10. DREAMS
  11. SIGNS
  12. FOREVER ENDS

Line up

  • Joacim Cans: vocals
  • Mike Chlasciak: guitar
  • Stefan Elmgren: guitars
  • Mike Zonder: drums
  • Mat Sinner: bass
  • Daniele Soravia: keyboards

Voto medio utenti

Sfruttando il successo prima commerciale e poi artistico che l’avventura negli Hammerfall gli ha riservato, il singer Joacim Cans dopo una breve (per ora) ma intensa esperienza con i Warlord si cimenta nel suo progetto solista, semplicemente chiamato Cans, con questo debutto intitolato “Beyond the Gates” e pubblicato dalla prestigiosa Sanctuary Music che ha visto nel lungocrinito Joacim una possibile gallina dalle uova d’oro.
Accompagnato nell’impresa da personaggi di un certo livello, come la coppia chitarristica formata da Mike Chlasciak (Halford) e Stefan Elmgren (Hammerfall), l’onnipresente Mat Sinner al basso ed un certo Mark Zonder alla batteria, fortunatamente il buon Joacim ha optato per delle sonorità non identiche a quelle portate avanti insieme all’ossuto Oscar Dronjak, seppur certamente rimanendo in un ambito piuttosto classico. Infatti “Beyond the Gates” abbandona gli epici., veloci e powerosi riffs, su cui gli Hammerfall hanno costruito con merito la loro carriera, per gettarsi in atmosfere meno immediate, più cupe e mid-tempos, sicuramente maggiormente orientate su un classic metal vicino più ai gusti statunitensi rispetto a quelli europei.
Punto forte del disco, oltre al sempre gradevole timbro vocale di Cans, è sicuramente l’alto livello del songwriting che rende tutto il lavoro decisamente più che efficace, mantenendo alta l’attenzione lungo tutti gli oltre cinquanta minuti di un disco che presenta delle ottime canzoni, delle soluzioni che alternano potenza ad una melodia sempre indovinata, una produzione scintillante e una buona scelta di sonorità differenti tra loro che variano molto il mood compositivo, anche se come detto in precedenza la scelta (ottima) di Cans è stata per un heavy metal cupo ed aggressivo, ricco di rocciosi e convincenti mid-tempos.
Stupisce, in positivo, la presenza di una splendida conclusiva ballads intitolata “Forever Ends” e composta da Jeff Waters degli Annihilator che chiude un lavoro sicuramente non trascendentale ma superiore al 90% dei progetti personali del mercato musicale, che sa offrire dell’ottima musica, personale e distante da quanto proposto con la band madre, di indubbio gusto e ben suonata. Promosso a pieni voti anche come songwriter solitario, con l’augurio di sentire presto qualcosa di ancora migliore.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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