Nuova formazione con radici venete, i
Sick Monkey debuttano con questo Ep autoprodotto di quattro brani, orientati verso lo stoner rock di chiara derivazione kyussiana.
Lo stile del gruppo si rivela molto tradizionale, con predilezione per le ritmiche potenti e cadenzate ormai caratteristica peculiare del genere. La capacità strumentale rientra nella media odierna, più che sufficiente, ed il chitarrismo profondo ha il compito di irrobustire soluzioni altrimenti ancora troppo generiche. Però, la zavorra che grava su questo breve lavoro, è proprio l’aspetto che dovrebbe rappresentarne un punto di forza: i testi in italiano.
Qui non si tratta di riprendere l’annoso discorso su quanto è solido il legame tra il nostro idioma ed il rock di matrice anglosassone, bensì semplicemente evidenziare quanto appaiano slegati musica e voce nella proposta dei Sick Monkey. C’è la sensazione di un ibrido forzato: da un lato la fin troppo evidente ispirazione “desertica”, dall’altro gli echi del poprock
Mtv-dipendente che tanto piace al pubblico di massa nel nostro tribolato paese.
Così le canzoni, tutto sommato ben strutturate, perdono smalto, vivacità e latitano nella forza di penetrazione.
Se i veronesi intendono perseverare nella loro scelta, credo debbano migliorare la varietà del cantato, troppo uniforme, nonché ideare qualche ritornello secco ed eccitante come le scudisciate S&M, cancellando dalla mente i modelli italici di pseudo-rock da classifica. Altrimenti prendano in considerazione l’eventualità di passare all’inglese, rimandando le ambizioni italiane ad un momento successivo di maggior maturità ed esperienza.
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