Copertina 6

Info

Anno di uscita:2004
Durata:66 min.
Etichetta:Threeman Recordings
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. I SMELL LIKE JESUS... DEAD!
  2. FORSAEKN BY THE NAKED LIGHT OF DAY
  3. CAN I WAIT
  4. THE DIVINE BURNING OF ANGELS
  5. CHRISTIANITY DELETE
  6. WITH DESPERATE HANDS SO NUMB
  7. WITH DESPERATE HANDS SO NUMB (DEMO)
  8. SELFCONSTRUCTIVE ONCE AGAIN (DEMO)
  9. OCEANS OF SEEMINGLY ENDLESS BLEEDING (DEMO)

Line up

  • Jörgen Sandström: vocals
  • Lord K. Philipson: guitars, programming, keyboards
  • Petter S. Freed: guitars
  • Magnus Johansson: bass
  • Mia Ståhl: female vocals
  • Morgan Lundin: guest vocals

Voto medio utenti

Ad oggi non si sa ancora molto dei The Project Hate, progetto di Jörgen Sandströmm (ex voce dei Grave ed ora bassista degli Entombed) e di Lord K. Philipson (Leukenia, Lame), band penalizzata fino ad ora da gravi problemi distributivi. Solo ora arriva, infatti, sul mercato questo dischetto, registrato a Luglio 2002 al famigerato Tavastia Club in quel di Helsinki, contenente 6 live tracks estrapolate dai due studio album precedenti (‘When We Are Done Your Flesh Will Be Ours’ del 2001 e ‘Cybersonic Superchrist’ del 2000) e 3 demo songs (nelle quali appare in veste di guest vocals anche L-G Petrov, singer degli Entombed). La band svedese si muove attraverso un Death/Doom di buona fattura, molto groovie, pulito e nitido nella separazione strumentale, caratterizzato da un ottimo vocione growl, da buoni tappeti atmosferici, da sporadici inserimenti elettronici e dall’inserimento di female vocals, che comunque in questo genere musicale, male non fanno mai. La produzione di questo live non è eccelsa, anzi, la registrazione è stata eseguita in presa diretta dal mixer (il dischetto suona comunque in maniera discreta, anche se inevitabilmente scarna, piccola e poco pompata) senza sovra incisioni o trucchi postumi da studio, tagliando così quello che in un live album dovrebbe essere il quid in più, ovvero il clamore ed il calore dei fans. Difficile aggiungere altro, se non che nel globale questo ‘MCMXCIX - Killing Hellsinki-‘ traspare come un dischetto musicalmente solido e concreto, senza troppi sfarzi, ma anche senza troppa inventiva di sorta. Un ascolto interessante per agli amanti del sound lento e pesante.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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