E citando l’immortale
Germano Mosconi: “
Ma cheeee oooo!!!”
I
The Murder of My Sweet si sono fatti i soldi. Grazie al primo clamoroso “
Divanity”. E si sono montati la testa. Contratto con la AFM, atteggiamenti da dive, ed ecco il secondo album “
Bye Bye Lullaby”, un calderone dei peggiori cliché di ogni symphonic rock/metal band female-oriented.
Tredici canzoni-fotocopia, melodie stucchevoli, idee poverissime travestite grazie ad una super produzione, moltisssssima cura al make-up e poca alla performance su disco, ma tanto su tutto aleggia una produzione a cinque zeri, che renderà il prodotto pronto per essere digerito e fagocitato dalle giovani generazioni di ragazzini, che ascoltano il metal solo perché, in questo periodo, ‘
fa figo’. E poi, vedrai che gran bei video verranno fuori, pronti per la heavy rotation di mtv...
Delusione assoluta… e pensare che avevo speso lodi sperticate per la nuova band di Daniel Flores, in occasione di un debut album che aveva svelato (e ne sono ancora convinto) una band dalle enormi potenzialità. Ma i danari hanno questa rara capacità di guastare la vita della gente, sia quando sono tanti, sia quando sono pochi.
Ho aperto con una citazione, chiudo con un’altra dell’ (altrettanto) immortale
Gianluca ‘Graz’ Grazioli: “
andate a lavorare”.
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