Cosa succede quando quattro musicisti iconici che rispondono al nome di Geoff Downes (Buggles prima e Yes poi), Steve Howe (sempre Yes), Carl Palmer (Emerson, Lake & Palmer) e John Wetton (Family, King Crimson, UK e chi più ne ha più ne metta) si uniscono? La risposta è: un disco da 10 milioni di copie. “Ma come?”, vi starete chiedendo, “un disco prog nel 1982 che vende così??”. Illusi! Non fatevi ingannare dalla copertina e dal logo firmati da Roger Dean, quello che sentirete in questo disco non sono infinite “sbrodolate” strumentali intramezzate da qualche linea vocale, ma una manciata di “canzoni radiofoniche” (non in senso dispregiativo, chiariamo), probabilmente scritte dalla talentuosa band in un tempo pari a quello che serve per eseguirle, iper-prodotte e iper-arrangiate (in altre parole, molto Anni Ottanta!). Non a caso il disco piacerà molto di più al pubblico americano (dove andrà direttamente al numero #1 di Billboard) che al pubblico europeo (posizione #11 nel Regno Unito, patria del supergruppo). Per carità, il long playing scorre bene ed è a tratti molto piacevole, solo stupisce sentire i nomi coinvolti prestati ad operazioni di fatto tanto easy. Ne deve comunque essere valsa la pena perché gli
Asia hanno recentemente festeggiato il trentesimo anniversario di attività! “Heat Of The Moment”, “Only Time Will Tell”, “Sole Survivor”, “Wildest Dreams”, “Without You”, sono brani scritti e suonati oggettivamente bene, lineari e “ruffiani” al punto giusto. Non mi sento di consigliarlo a tutti, ma devo ammettere che mi è venuta voglia di riascoltarlo…
A cura di Gabriele Marangoni
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