Per la maggior parte delle band il terzo disco è un banco di prova di considerevole importanza. E in un genere “sovraffollato” come il Power Metal, è assolutamente indispensabile trovato un proprio sound, uno stile personale, che permetta al gruppo di non essere etichettata come mero “clone” di una qualche formazione più affermata. “The Uncrowned” è il tentativo degli scandinavi Last Tribe di scrollarsi di dosso ogni paragone di questo tipo, e dopo aver ascoltato a lungo le dieci belle canzoni che compongono l'album, non si può certamente rimanere indifferenti di fronte alla sorprendente qualità del platter. I Last Tribe hanno tutte le carte in regola per far breccia nel cuore dei fan: un singer di alto livello (Rickard Bengtsson), un chitarrista tanto bravo tecnicamente quanto dotato di gusto (Magnus Karlsson) e, soprattutto, delle canzoni coinvolgenti e varie, dalla melodicissima “The Chosen One” alla intimistica “Sacrifice”, passando per le sfumature progressive della title-track e di “Otherworld”, fino ad arrivare a quella che è forse la migliore canzone del disco, “Sound of the Rain”, che coniuga splendidamente atmosfere di vario genere ad un ritornello trascinante. Le composizioni sono ben scritte e ben arrangiate, ogni nota è al suo posto, ogni passaggio è azzeccato, con melodie di grande impatto e linee vocali orecchiabili. Grande importanza viene data alle parti di tastiera (anche queste suonate da Karlsson, che si occupa pure della produzione del disco), sulle quali si inseriscono refrain di grande classe. “The Uncrowned” si rivela quindi una piacevole sorpresa, che potrebbe far felice più di un fan. Consigliato!