L'EP autoprodotto
"Lost In A Corner" rappresenta il biglietto da visita dei meneghini
All Amort, combo death melodico che si presenta così al proprio pubblico: nelle tre tracce che compongono la tracklist risulta quantomai evidente come il gruppo si ispiri alla scena death metal melodica nordeuroea, che vede negli
In Flames e negli
At The Gates gli esponenti di maggiore spicco. I tre brani evidenziano quindi gli aspetti tipici del genere, con un rifferama a tratti serrato e quasi thrash che puntualmente si apre verso soluzioni più ariose e melodiche che vanno a controbilanciare la rudezza e la violenza delle canzoni. Fortunatamente per noi, gli All Amort ci risparmiano breakdown in stile deathcore o ritornelli melensi alla Killswitch Engage, e riescono a calibrare egregiamente parti melodiche e tirate, mantenendo intatta una rudezza di fondo originaria dello swedish death di metà anni '90. I brani scorrono senza intoppi e si rivelano piacevoli all'ascolto, pur non aggiungendo assolutamente nulla di nuovo al genere, con
G-Elle e
Dhilorz a scambiarsi il ruolo dietro al microfono con il loro scream basso ed acuto (quest'ultimo meno convincente, in verità). Qualche sforzo in più in fase di produzione avrebbe giovato a questo "Lost In A Corner", in cui il suono di batteria e chitarre non graffia a sufficienza e appare eccessivamente opaco e spento: certo, nessuno si aspetta una produzione boombastica al primo EP, ma l'impressione è che la resa sonora penalizzi un po' l'ascolto dell'EP.
Agli All Amort auguriamo quindi in bocca al lupo per la loro carriera, con l'esortazione a curare maggiormente la personalità della propria proposta (ancora troppo standardizzata per permettere loro di imporsi sul panorama metal attuale) e la qualità delle registrazioni.
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