Il mio tavolo sul balcone, da oggi, non ballerà più.
Ho provato con un cartoncino, con un legnetto, con un pezzo di plastica, ma niente. Niente è riuscito a bilanciare il traballamento come questo nuovo, splendido disco dei The Maine.
Se anche voi avete lo stesso problema, correte ad acquistarlo.

Ma potrebbe anche darsi che tutti i vostri tavoli siano perfettamente bilanciati. E dunque dove potreste trovare la motivazione per comprarvi questo disco?
Beh, è presto detto: dentro di voi.
Se, infatti, il vostro cuore non desidera altro che ascoltare l’ennesima band statunitense dedita a un pop mascherato da rock, suonato da pseudo-fighi che senza una chitarra in mano e un disco nei negozi non avrebbero toccato gnocca fino a 40 anni, allora avete trovato l’album dell’anno.

Torno serio un attimo per dirvi le uniche parole che merita questo lavoro dei The Maine: un disco che non dice assolutamente nulla. E ci ho provato, eh, davvero. Pop-rock noioso e scontatissimo. Personalmente, non ho nulla contro il pop-rock, ma deve essere fatto bene e, soprattutto, elevarsi rispetto a un mare sterminato di band assolutamente identiche. In questo caso non era necessario, ma grazie comunque.