Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2012
Durata:68 min.
Etichetta:Century Media

Tracklist

  1. CURSED
  2. BODY COUNT
  3. EXIT TO TEMPTATION
  4. UNREAL IMAGINATION
  5. THE TRAVEL
  6. RESISTANCE
  7. SUFFER LIFE
  8. PITS OF UTUMNO
  9. SOLD BAPTISM
  10. LIES OF DISTRUST
  11. UNDER THE SURFACE
  12. SELECTED KILLING
  13. BURNT IDENTITY
  14. ISOLATED
  15. WHITE GALLERY

Line up

  • Marc Grewe: vocals
  • Harald Busse: guitars
  • Sebastian Swart: guitars
  • Marc Reign: drums
  • Sotirios Kelekides: bass

Voto medio utenti

Provo sempre un godimento malevole, un senso di infernale soddisfazione, di rivincita, quando una band all'apice della propria carriera decide che è tempo di crescere, rinnegando le proprie origini, tradendo i fans che li hanno supportati fino a quel momento, iniziando un percorso che nel 90% dei casi non si è in grado di intraprendere, vuoi per limiti tecnici, vuoi per squisiti limiti artistici, finendo per comporre e pubblicare delle solenni cagate, fallire commercialmente e morire miseramente scomparendo nel nulla, per poi tornare dopo decenni, magari festeggiando un ventennale e creando una bella reunion, dando alle stampe del materiale celebrativo, o magari un live, in cui si ignora TOTALMENTE quanto fatto dal momento della cosiddetta maturità in poi, quella che doveva riservare soldi, gioie ed onori e che invece ha riservato solamente calci nel culo.

In particolar modo provo gioia vera quando parliamo dei Morgoth, band tedesca seminale nel campo del death metal europeo che non solo ha stravolto il proprio sound, passando appunto dal death all'alternative, ma ha anche preso per il culo chi, come me, al tempo ci sbavava sopra con dei titoli sarcastici atti a perculeggiare chi si sentiva tradito: "Feel Sorry for the Fanatic" fu un'onta, una vergognosa operazione di ludibrio che, scusate il francesismo, Marc Grewe e soci si sono dovuti prontamente stoppare nel culo dato che il disco in questione vendette tre copie e portò la Century Media a licenziarli.
Voi non capirete l'astio che il sottoscritto nutre per questi signori, ma sicuramente siete troppo giovani per ricordare le strafottenti interviste che al tempo mi facevano rodere il fegato non poco... oggi è tempo di vendicarsi.

Per festeggiare il ventennale del bellissimo "Cursed", i nostri si sono quindi riuniti e danno alle stampe questo live intitolato "Cursed to Live", ed indovinate su 15 pezzi quanti sono estratti da "Feel Sorry for the Fanatic"?

NEMMENO UNO!
Buffoniiiiiiiiiiiiiii! Merde!!!!!!
Ma come, non eravamo noi i ragazzini brufolosi incapaci di capire la vostra arte? Incapaci di crescere e guardare avanti? Incapaci di abbandonare una musica adolescenziale come il death metal?
E voi adesso lo rinnegate così? Dov'è finita la vostra arte, il vostro saper osare?
E a 50 anni suonati voi tornate a suonare questa musica per ragazzini?

VERGOGNA!
Questo disco doveva intitolarsi "Feel Sorry for Assholes MORGOTH", altrochè!!!

Questo è quanto penso dei Morgoth come persone, e sono 20 anni ormai che aspettavo questo giorno e mi porto dentro questo rancore.

Adesso parliamo di musica.

Questo live è fantastico: scaletta immensa, suoni perfetti, un Marc Grewe sugli scudi come se avesse 20 anni, un'atmosfera dal vivo ricreata perfettamente, energia e rabbia a profusione, rasoiate taglienti ed affilatissima dalla coppia d'asce Busse/Swart. Un vero peccato non essere mai riuscito ad assistere ad un concerto dei veri Morgoth, una delle migliori formazioni europee del panorama estremo di sempre, ma questo live riesce in parte a colmare questa mancanza.

Un vero death metaller DEVE averlo tra la sua collezione di cd.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 15 set 2012 alle 09:28

ne avessi sentito uno sincero però, tipo "abbiamo provato a guadagnare il triplo invece non ci s'è cacati nessuno e quindi dopo il fallimento torniamo a suonare quello che siamo capaci e che la gente si compra". Invece no, tutte motivazioni artistiche... ma andate a cacà Gli unici ad averlo ammesso, che mi sovvenga, sono stati i (Grave) Digger ma perlomeno ebbero la decenza di cambiare almeno parzialmente il nome.

Inserito il 14 set 2012 alle 16:57

ma scusa eh i katatonia si e gli ulver no? Per come la vedo io i Katatonia si sono evoluti passando dal death/doom a quello che fanno oggi rimanendo comunque grandissimi, gli Ulver sino a Perdition City hanno fatto dischi bellissimi dopo di che hanno prodotto solo porcherie (a mio parere eh!). Lo stesso penso degli Anathema per esempio: sino ad Alternative 4 solo capolavori, dopo solo porcherie... cioè porcherie no, ma dischi insipidi si... gli Ulver sono il top: cioè i loro dischi "evoluti" mi fanno proprio ribrezzo. Non riesco a capire come possano piacere, davvero. E considera che io sono un amante, ma amante davvero, dell'eletronica.

Inserito il 14 set 2012 alle 16:29

ma scusa eh i katatonia si e gli ulver no?

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