Hanno senso di esistere gli L.A. Guns senza Tracii Guns? Ecco la prima domanda che mi è passata per la testa dopo l’arrivo di questo dischetto. La risposta è forse si e forse no. Forse no perché alla fin fine questo ‘Rips The Covers Off’ è un album di sole covers, quindi lontano da materiale proprio, forse si perché questo album di sole covers è riuscito veramente bene (e qui entra in gioco la grande esperienza di questi musicisti, maturata in questi lunghissimi anni di permanenza sulle scene). Con la voce roca da “tabacco e whisky” dello storico frontman Lewis a farla da padrone come al solito, i vampiri di Hollywood propongo revisitazioni di illustri artisti, quali (in ordine di track list) Rose Tattoo, Foghat, Queen, Hanoi Rocks, Saxon, Aerosmith, Led Zeppelin, David Bowie, Angel City, Donovan e Iggy & The Stoogies, tutte suonate con grinta, tantissima personalità ed omogeneità, tanto da far dubitare ai meno avvezzi alla storia Street/Glam la reale paternità delle canzoni. Del lotto, le covers più riuscite, sono senza dubbio ‘Rock And Roll Outlaw’, inno alla dipendenza della musica ribelle per eccellenza, l’urlatissima ‘Wheels Of Steel’ e l’elettricissma perla di Iggy & The Stoggies (la ripresa live ne amplifica l’impatto ultra ruvido). Esulando dal contesto di covers, le ultime due tracce del dischetto rappresentano una ghiotta opportunità di riapprezzare le due songs migliori dell’ultimo ‘Waking The Dead’, così piene di rabbiosa melodia street e di fumoso fascino. Se con i Brides Of Destruction il buon Tracii non dovesse trovare molta fortuna (cosa che faccio fatica a pensare, visto la bomba che è ‘Here Comes The Brides’), può stare tranquillo che la sua “vecchia” creatura è ancora viva e vegeta. Almeno su canzoni non proprie.