Gli Officium Triste possono vantare una carriera quasi decennale ma fino ad ora non sono stati molto prolifici, difatti la loro discografia si compone solamente di due full-lenght, un mcd e un paio di Ep. Questo nuovo lavoro, dal titolo "Reason", giunge a tre anni dall'uscita del precedente album e ci presenta una manciata di brani (cinque per l'esattezza, e tutti piuttosto lunghi...) di puro doom funereo e malinconico. La loro qualità media è abbastanza buona e in generale essi si fanno apprezzare fin dai primi ascolti, merito anche di una produzione che mette particolarmente in evidenza gli aspetti più melodici del sound del quintetto olandese. Tali aspetti sono fondamentali nella costruzione di tutti i pezzi e, nel complesso, sono anche quelli che "alleggeriscono" un disco di questo tipo, che altrimenti rischierebbe di annoiare un po' e di sembrare troppo ripetitivo. Va anche detto che gli OT non inventano nulla di nuovo, e che nella loro musica non c'è un singolo passaggio che non ricordi cose già sentite, ma almeno il genere che propongono non è uno dei più inflazionati al momento, e questo è già molto positivo a mio avviso! Una cosa è certa, e cioè che "Reason" potrà piacere ad una vasta gamma di ascoltatori, come ad esempio a chi apprezza i My Dying Bride o le prime cose degli Anathema, ma anche a tutti coloro che amano il gothic metal in ogni sua forma e più in generale tutta quella musica caratterizzata da atmosfere oscure e decadenti. Nessuna novità quindi, ma delle canzoni ben fatte e ben suonate che non hanno poi molto da invidiare al materiale prodotto da band ben più blasonate di questa, e che forse serviranno proprio a farla conoscere a un pubblico più vasto. Vorrei anche spendere qualche parola a proposito dell'artwork, davvero molto bello e curato: le immagini presentate nel booklet sono infatti semplici ma anche particolarmente tetre, di conseguenza si sposano alla perfezione con i contenuti del cd e ne danno una rappresentazione "visiva" estremamente efficace e diretta!