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Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2012
Durata:145 min.
Etichetta:InsideOut Music

Tracklist

  1. DISC1
  2. CHAMBERS OF 32 DOORS
  3. HORIZONS
  4. SUPPERS'S READY
  5. THE LAMIA
  6. DANCING WITH THE MOONLIGHT KNIGHT
  7. FLY ON A WINDSHIELD
  8. BROADWAY MELODY OF 1974
  9. THE MUSICAL BOX
  10. CAN-UTILITY AND THE COASTLINERS
  11. PLEASE DON'T TOUCH
  12. DISC 2
  13. BLOOD ON THE ROOFTOPS
  14. THE RETURN OF THE GIANT HOGWEED
  15. ENTANGLED
  16. ELEVENTH EARL OF MAR
  17. RIPPLES
  18. UNQUIET SLUMBERS FOR THE SLEEPERS..
  19. IN THAT QUIET EARTH
  20. AFTERGLOW
  21. A TOWER STRUCK DOWN
  22. CAMINO ROYALE
  23. SHADOW OF THE HIEROPHANT

Line up

  • Steve Hackett – Guitar, Vocals
  • Roger King – Keyboards
  • Amanda Lehmann – Vocals
  • Christine Townsend – Violin
  • Dave Kerzner – Keyboards
  • Dick Driver – Double Bass
  • Francis Dunnery – Vocals
  • Gary O’Toole – Drums, Vocals
  • John Hackett – Flute
  • John Wetton – Vocals
  • Mikael Akerfeldt – Vocals
  • Nad Sylvan – Vocals
  • Nik Kershaw – Vocals
  • Phil Mulford – Vocals
  • Roine Stolt – Guitar
  • Steve Rothery – Guitar
  • Nick Magnus – Keyboards
  • Neal Morse – Vocals
  • Jeremy Stacey – Drums
  • Conrad Keely – Vocals
  • Nick Beggs – Bass
  • Steven Wilson – Vocals, Guitar
  • Rob Townsend – Sax, Whistle, Flute
  • Jakko Jakszyk – Vocals
  • Simon Collins – Vocals
  • Lee Pomeroy – Bass

Voto medio utenti

Inserito il 30 ott 2012 alle 08:41

Butto lì una ca**ata: odio questo tipo di dischi. Inutilissimi e abbastanza tristi, ci consegnano grandi atisti nelle vesti di musicisti spompati e senza idee, costretti a raschiare il fondo del barile. Peter Gabriel, per restare in tema di ex Genesis, da UP in poi si è prodotto in una serie di dischi che a mio modesto parere sono inascoltabili, al limite dell'autolesionismo; Collins da tempo immemore ha intrapreso una carriera solista che dopo il botto iniziale è diventata via via sempre più lesiva della sua immagine, tanto fanno schifo gli album che pubblica; Rutherford e Banks avranno sulla coscienza la paternità di Calling All Stations per tutta la vita e questo mi sembra già un peso sufficiente... Dicevo, butto lì una ca**ata: ragazzi, incontratevi, parlate e mettetevi d'accordo. 1. Pubblicate un dvd con il live di The Lamb, vi supplico; 2. piuttosto che risuonare i pezzi con un esercito di ospiti, avviate una campagna seria di rimasterizzazioni, ristampe e materiale live edito e inedito; 3. e fatecelo un disco, uno solo, che se mettete insieme mezza idea per uno e la suonate come Genesis farete un disco cento volte meglio di tutto quello che avete prodotto da solisti e da pseudo-Genesis messo insieme!!!

(Modificato il 30 ott 2012 alle 08:49)
Inserito il 30 ott 2012 alle 12:11

Beh Hackett da solo ha prodotto dischi che gli altri si sognano...Gabriel compreso! Forse sono un po' troppo di parte ( io adoro Steve ) ma ho visto ben 3 concerti e devo dire che una perizia tecnica, un suono così bello e pulito non li ho ancora sentiti da nessun'altra parte!

Inserito il 30 ott 2012 alle 13:04

Beh Hackett da solo ha prodotto dischi che gli altri si sognano...Gabriel compreso! Forse sono un po' troppo di parte ( io adoro Steve ) ma ho visto ben 3 concerti e devo dire che una perizia tecnica, un suono così bello e pulito non li ho ancora sentiti da nessun'altra parte! Credimi, non volevo criticare Steve, al contrario gli riconosco una integrità artistica indiscutibile ed è un chitarrista favoloso. Ma proprio perchè lo considero un grande non condivido moltisimo questo tipo di scelta e di pubblicazione. Poi sul sogno dei Genesis che tornano insieme fatemi sognare, l'ho scritto tanto per...

Inserito il 30 ott 2012 alle 14:33

Neanche io sono un fan di queste uscite...anche se poi le compro lo stesso! Sui Genesis che si riuniscano...sognare non è mica un delitto!

Inserito il 31 ott 2012 alle 01:42

Ragazzi, è stata una recensione abbastanza complessa e "delicata" per me. Onestamente non gradisco questo tipo di lavori, rivisitazioni e compagnia bella, ma ho cercato di rendermi "estraneo" alla cosa e giudicarla imparzialmente, come chi non conosce i pezzi e magari compra il disco a scatola chiusa. Il lavoro non ha pecche esecutive, anzi..ma come ho scritto ad un certo punto per me non ha più avuto molto senso. Lo stesso voto è dato solo ed unicamente alla componenete esecutiva e tecnica, che comunque lo rendono un disco impegnativo. Forse se non fosse stato Hackett a incidere questo disco, ma tutti gli altri musicisti presenti, magari con interpretazioni proprie..beh, avrebbe in un certo qual modo più senso.

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