Dopo 6 anni dal rilascio di
"Watcher Of The Skies : Genesis Revisited",
Steve Hackett rilascia un seguito :
"Genesis Revisited II". L'intento dello storico componente della band anglosassone, è di tornare ad interpretare le canzoni dei
Genesis "celebrando la musica senza pregiudizi, quello che i
Genesis si erano prefissati di fare". Si tratta di un doppio cd (pubblicato anche in vinile in una versione di 4 LP), articolato in 21 tracce che coprono storicamente l'attività del gruppo e del chitarrista dal 1971 al 2011.
Hackett pur essendo stato parte fondamentale del gruppo solo dal 1971 al 1977, ha pensato comunque di inserire in questo album anche dei brani che aveva composto all'epoca di militanza nella band inglese e poi andati a finire sui suoi album. Ad attirare la mia attenzione è stata la line-up che
Hackett ha scelto per questo disco, davvero imponente e che riserva anche qualche sorpresa. Tra le fila dei musicisti presenti ci sono alcuni nomi che non avrei creduto di trovare :
Nik Kershaw,
John Wetton dei
King Crimson,
Steven Wilson dei
Porcupine Tree,
Simon Collins (essi, figlio di tale Phil..) e,
Mikael Akerfeldt degli
Opeth. L'album copre massicciamente tutte le tappe fondamentali dei
Genesis durante la permanenza di
Hackett, e devo essere sincero, risentirle in chiave leggermente diversa dopo tanti anni, ed abituato ai brani originali..beh, mi ha fatto emozionare. Devo però anche ammettere che conoscendo i brani, ho trovato dei vuoti incolmabili. Per carità, da un maestro come
Steve Hackett non poteva che uscire un prodotto di un certo livello, dove tutti gli arrangiamenti, le sonorità e le atmosfere rimangono preservate e pressoché intatte; ma trovo davvero complicato oltremaniera rivisitare dei brani come
Dancing With The Moonlight Knight, perché lo trovo un brano perfetto, senza sbavature e senza pecche, con una esecuzione coinvolgente ed emozionante. Stessa cosa per
The Lamia, vocalmente unico. Che dire, sicuramente una buona occasione per chi magari vuole approfondire la conoscenza di un gruppo come i
Genesis, precursori e veri compositori, ma un pò fine a sè stesso per chi già li conosce ed è affezionato al "calore" e alla "familiarità" delle versione originali dei brani. Discorso diverso per tutti i brani composti da
Steve Hackett all'epoca dei
Genesis e registrati in un successivo momento dal chitarrista nei suoi progetti di lì a venire. Vivamente consigliato ai veri fan dei
Genesis e di
Steve Hackett, senza alcun dubbio.
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