Vi ricordate quando da piccoli capitava di spaventarsi per qualcosa e di avere una immagine fissa per giorni, un suono, una sensazione addosso, che ci ossessionava e ci si insinuava addosso fin dentro nei più remoti angoli del cervello? Come quando capitava in tv l'accenno di un film "di paura", o qualche parente mattacchione si divertiva a terrorizzarci con qualche amena fiaba? Ecco, questo è l'effetto che fa "
De Masticatione Mortuorum In Tumuli". Chiariamo subito le cose, l'album richiede davvero molti ascolti, e anche una certa predisposizione mentale. Gli
Aevangelist hanno davvero qualcosa che non va, e con questo album riescono ad evocare sensazioni davvero scomode, oscure, malate e perverse, rievocando immagini angoscianti e cupe. Ascoltare quest'album è un poco come rivedere alcuni incubi di infanzia, ma su una pellicola rovinata e logora. Il duo americano propone una inquietante miscela di death e black, con fortissime influenze sonore sperimentali e di destrutturazione sonora, anche se non me la sento proprio di limitare la proposta musicale ad un qualche genere specifico. Personalmente ho avvertito diverse influenze, tra cui
Blut Aus Nord,
Vasaeleth e vagamente qualche perversione sonora (seppur in secondo piano) riconducibile ai
Plasma Pool. Anche le linee vocali, in alcuni tratti lamentose e volutamente quasi al limite della nenia, si rifanno a quelle di
Attila Csihar. Brani lunghi e logoranti : samples, tastiere mefitiche, blast beats spezzati in pause dissonanti, riff di chitarra coesi con tutti gli elementi noise..tutto affilato come una lama pronta a recidere una arteria pulsante. Tutte le tracce si uniscono come una unica dilaniante e lancinante agonia sonora, fatta eccezione per la finale "
Crematorium Angelicum", dove tutto va al contrario e appare una melodia di chitarra dal vago retrogusto doom. Questo non è un disco per tutti, e non mi va neanche di sparare mischiate dicendo che è solo "per chi vive il culto e blablabla". Ma sta di fatto che vi posso assicurare che non sentivo qualcosa di così profondamente disturbato e perverso da tanto, e forse chi si è rivisto in questa recensione dovrebbe trovare il tempo di dare un ascolto a questo lavoro degli
Aevangelist. Davvero oltre la media, in un panorama oramai saturo, dove tutti si credono dei veri cattivoni..ma non si rendono conto di essere più ridicoli della bambina spettinata di The Ring.
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