Terza fatica per i tedeschi Anasarca, band dedita ad un death metal brutale e abbastanza ben suonato. Il duo formato da Mike ed Herb, con questo “Dying”, ci racconta dei pensieri e delle emozioni delle persone che sono in fin di vita a causa delle varie malattie che possono colpire l’essere umano, come il tumore di “Inside My Head” o la malaria di “Anopheles”, solo per citare un paio di esempi.
Con una mano sulle palle dedita costantemente a gesti scaramantici poco raffinati, devo ammettere che la band non è malaccio, per il semplice motivo che a suonare sanno suonare, a pestare pure e di certo non difettano di brutalità ed intensità. Ciò che manca alla band è la personalità e la verve compositiva che possa portare le composizioni di questo “Dying” oltre la soglia del “già sentito” e dalle parti del “quantomeno interessante”.
“Blame Myself” (cancro in metastasi) e “Complete Surrender” (un attacco di cuore) sono delle tracks violentissime e ricche di sfumature che arricchiscono la proposta di quelle venature maniaco/depressive proprie dei morituri. Tuttavia la band spesso si ripete e si auto-cita, e ciò non fa che calare ancora la soglia di attenzione, già bassa per la riproposizione di 1000 e 1 schemi di brutal death metal americano che a frotte arrivano da oltre oceano.
In definitiva un disco nella media, con una menzione per il funesto concept e per la tecnica strumentale in sé, ed una nota di biasimo per la scarsa voglia di andare oltre i clichè del genere.
Insomma se non siete scaramantici e non credete alla jella, oppure avete delle palle d’acciaio speciale al nichel-cromo-molibdeno, capaci di resistere a 33 minuti di sollecitazioni scaramantiche, penso che un ascolto a questo disco potreste pure darlo. Vado a mettere la palle nell’acqua fresca...
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