Lo scorso 22 Dicembre, allegato al numero 82 della rivista tedesca Legacy, è uscito un mini CD contenente quattro brani. Il nome del CD era inequivocabile: “The big teutonic 4”. Inutile stare qui a sottolineare che si trattava di un four way split con le quattro leggende del thrash tedesco, e cioè
Sodom,
Kreator,
Destruction e
Tankard, per la prima volta (credo), riunite in uno stesso CD. La cosa andava presa, ovviamente, per quello che era, e cioè un dischetto gratis allegato ad una rivista, quindi inutile cercare il benché minimo senso artistico, se non quello di divertire i lettori con un’operazione simpatica. E per renderla ancora più stuzzicante, invece di inserire quattro inediti (anche perché il nuovo lavoro dei Sodom ancora non è disponibile, a differenza di quelli delle altre tre band), ecco qui che i nostri si sbizzarriscono con quattro cover di altrettanti classiconi del metal, nella fattispecie due a testa tra Iron Maiden e Motorhead. Vista la caratura dei personaggi coinvolti va da sé che le quattro rivisitazioni sono tutte e quattro ben riuscite, personalizzate secondo il proprio stile, e soprattutto ‘thrashizzate’ a dovere.
Aprono le danze i
Kreator che si danno da fare con “The number of the beast”, riproponendola in maniera più che fedele, se non fosse per qualche raddoppio di rullante qua e là, per il sound più moderno, e per le vocals di Mille, che non potendo certo competere con un giovanissimo Dickinson ha pensato bene di reinterpretarle secondo il proprio stile. E per fortuna, aggiungo io… Segue “Ace of spades”, ad opera dei
Sodom. Il trio di Onkel Tom è da sempre debitore alla band di Lemmy, e nel corso degli anni aveva già avuto a che fare con i Motorhead coverizzando “Iron fist”. Quindi, tra i quattro, erano sicuramente i più adatti a dare una bella scossa al pezzo, già di suo energico e vitaminico, e che quindi ben si presta ad un nuovo vestito in pieno thrash style. Anche se, visto che i
Tankard hanno solo velocizzato leggermente “The prisoner”, ma tutto sommato si sono attenuti abbastanza fedelmente all’originale, sono stati decisamente i
Destruction ad aver appesantito più di tutti il proprio brano, rendendo “The hammer” di Lemmy e soci una vera mazzata tra capo e collo, forse la versione più personalizzata tre le quattro…
Visto che il numero della rivista è andato a ruba, ma soprattutto per sfruttare al meglio l’annuncio della partecipazione dei quattro allo
Beastival, un festival che si terrà in Germania alla fine di Maggio, i volponi della Nuclear Blast hanno pensato bene di ristampare il mini, questa volta in versione vinile (uscirà anche in limited edition in vinile giallo, rosso, blu e trasparente), per battere il ferro finché è caldo, trasformando così una simpatica iniziativa in una mossa commerciale. Ma d’altra parte si sa, il mercato è spietato, quindi perché stupirsi…
Quindi, se siete dei thrasher incalliti e vi siete persi il numero 82 di Legacy, e se non amate gli mp3, scegliete il vostro colore preferito e fate vostra una copia del mini LP. È tutto sommato un’operazione simpatica e scanzonata che vi farà passare qualche minuto in allegria…
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