Per quanto abbia cercato di diversificare i propri sforzi, alterando Heavy Metal, televisione e Broadway,
Sebastian Bach resta sempre l'ex vocalist dei Skid Row, sopratutto quello del loro momento migliore.
E non fa certo nulla per evitare l'accostamento con la sua ex band.
Infatti, in questo Live album celebrativo, una sostanziosa uscita composta da due CD ed un DVD (quest'ultimo purtroppo non disponibile al momento della recensione), ritroviamo un gran numero di classici recuperati proprio da "Skid Row" e "Slave to the Grind", i primi – e insuperati – dischi degli Skid Row.
Brani che, come la più recente produzione, vengono affrontati in maniera più Heavy da un Bach che, come ho avuto occasione di riscontrare di persona assistendo ai suoi concerti, butta il cuore oltre l'ostacolo, sempre energico, genuino e trascinante nei confronti del pubblico. Non stupisce quindi scoprirlo spesso e volentieri dialogare in francese (sicuramente aiutato dai suoi trascorsi in Canada) con l'audience del Hellfest Festival sul primo dei due CD, mentre dal secondo dischetto non posso evitare di segnalare una bella versione dell'emozionante "18 & Life", qui interpretata davvero alla grande da un Bach in grandissimo spolvero, per quanto sempre esposto al rischio di andare
fuori giri.
Forse si poteva fare qualcosa di meglio nella selezione delle canzoni, dato che le tre setlist, tutte risalenti al 2012, quella francese del già citato Hellfest (CD1), quella del Club Nokia di Los Angeles (CD2) e dal Belgio, in occasione del Graspop Metal Meeting (solo su DVD), sono davvero troppo simili. Ma d'altronde sono propri quelli i pezzi che i fans di Sebastian Bach vogliono sentire, e probabilmente anche gli stessi che Bach vuole cantare dal palco: come negarglielo?
Contenti loro. Contenti noi. Contenti tutti.
I am
I hear
I see
I feel
I review
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?