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Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2004
Durata:21 min.
Etichetta:Copro
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. OIL
  2. WITCH HUNT
  3. DETHRONED EMPEROR
  4. OXYGEN THIEVES
  5. OIL

Line up

  • John Walker: guitars, vocals
  • Carl Stokes: drums
  • Rob Engvikson: guitars
  • Adam Richardson: bass

Voto medio utenti

Allucinante.
Una delusione cosmica, oserei dire. Un mini cd che probabilmente fissa l’ultimo chiodo alla bara dei Cancer, praticamente morti e sepolti dopo il pessimo “Black Faith” del 1995, incredibilmente uscito per una major (East West) e lanciato su territori assolutamente sconosciuti a quanto fatto prima, in maniera peraltro ottima, dalla band inglese.
Sapendo della loro reunion, e sperando nel fatto che con la maturità si impara dai propri errori, riponevo grande fiducia in questo come-back della storica formazione britannica, ma già una volta avuto in mano il cd ed osservata la copertina…beh, sentivo puzza di bruciato.
Altro che bruciato, qui l’incendio è dimensioni mastodontiche.
A parte l’inutilità in sé del mini-cd, comprensivo di 5 pezzi, di cui un inedito, 2 live in studio (di cui una cover dei Celtic Frost) e 2 remix (ad opera del vecchio bassista Ian Buchanan), basta ascoltare la prima orrida “Oil” per capire che qualcosa nel cervello del cantante/chitarrista John Walker non funziona più.
Saranno le canne, sarà l’alcool, ma è improponibile uscirsene sul mercato con una immondizia del genere. Uno strano mix tra death e hardcore, con sonorità moderne e filtrate, senza capo né coda, cantato e prodotto in modo immondo. Ecco quello che sono i Cancer oggi. Vergogna anche per Carl Stokes, che non ha impedito questo scempio e si è unito al progetto. Ma non avete mai pensato anche per un attimo al vostro passato? Non ricordate quando avete composto “To the Gory End” ed il capolavoro inimitabile “Death Shall Rise”, autentica pietra miliare di TUTTO il genere death?
Ma che vergogna. Invece di imbrattare il globo con le vostre brutture, prendete i vostri primi dischi e riascoltateli. Probabilmente non servirà, ma c’è una possibilità che un’ondata di vergogna vi ricopra…allora, e solo allora, tornate ad imbracciare uno strumento.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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