Copertina 7

Info

Demo
Genere:Death Metal
Anno di uscita:2003
Durata:77 min.

Tracklist

  1. INTRO "BEWITCHED BY ETNOSPHEAR"
  2. WITCHED DESIRE
  3. STRANGE LIGHT IN DARKEN DAY
  4. BAPTIZED IN TRANS
  5. BLOODSTAINED SKY
  6. TEMPLE OF ABSURD
  7. JUNGLE OF PAIN
  8. BUTCHERED IN PARADISE
  9. BATTLE CRY
  10. NUCLEAR GOD
  11. TEMPTRESS NATURE
  12. CRYPTIC ANIMUS

Line up

  • Lord Chaos Mysteriis: vocals, guitars, drums, keyboards
  • Sophitia: vocals
  • Crypt: bass

Voto medio utenti

I Putrid Flesh sono una giovane formazione barese alla ricerca di un contratto discografico, dopo essere arrivata al traguardo del terzo demo. "Bewitched By Etnosphere" si presenta in modo veramente professionale grazie alla copertina non amatoriale, all'ottima produzione e all'enorme quantità di stickers e bigliettini promozionali contenuti nella confezione insieme al cd! La prima sorpresa si ha leggendo la biografia, in cui il gruppo si autodescrive come estremo e innovativo, stilisticamente molto aperto tra sonorità brutali e contaminazioni etnico/cosmiche. Le aspettative si rivelano fondate anche durante l'ascolto ma secondo me si poteva fare qualcosa di più! Innanzitutto la durata: 77 minuti sono davvero troppi, soprattutto contando che buona parte delle canzoni sono solamente un'accozzaglia di rumori e urletti vari, senza considerare le ultime venti tracce fantasma che non significano assolutamente nulla. Non è il massimo costringere il recensore ad ascoltare più di un'ora di deliri, mentre alla fine le canzoni sono concentrate si e no nei primi trenta minuti! L'intro è suggestiva, anche se non molto utile, e ci introduce in quelle che pensiamo saranno le atmosfere liquide e oniriche dell'intero lavoro... ma la successiva "Witched Desire" ci spiazza! Death metal putrido e furioso, unito a samples elettronici davvero malati e deviati ce la mettono tutta per devastarci la testa a suon di headbanging e alla fine quando appare anche lo screaming di Sophitia (si, proprio una ragazza) la goduria si fa estrema! Il terzo pezzo cambia nuovamente le carte in tavola, mostrando il lato più melodico ed heavy della band, e mi ha ricordato particolarmente "Amor e morte" dei Cradle Of Filth nel riff iniziale (non è un'offesa, giuro!), pur essendo più complessa e variegata nei suoi continui cambi di tempo ed umore. Questo alternarsi di pezzi brutali e rilassati, nei quali fanno capolino anche un flauto e un sitar, all'inizio risulta interessante ma alla lunga finisce per stancare, con il risultato che secondo me questo è un album dagli ottimi spunti che però non si fa ascoltare in modo completamente piacevole. A parte la strategia suicida del gruppo di infarcirlo di tracce inutili e fastidiose, manca quel qualcosa che permette la coesione tra le varie anime dei Putrid Flesh. Non basta essere influenzati da una decina di tendenze diverse, bisogna anche saperle amalgamare tra loro. C'è da dire che comunque alcuni pezzi sono davvero molto belli, e io mi sento di premiare un gruppo che ha saputo osare promuovendo qualcosa di "fuori dal comune". Aspetto un lavoro più maturo e convincente dal punto di vista del songwriting, perché tecnica strumentale e registrazione sono già ad ottimi livelli!

Contatti: Putrid Flesh c/o Niki (L.C.M.) De Marzo / Via Don P. Palella n.7 / 70019 Triggiano (BA) - Tel. 080/4681598 - Cell. 338/1121041
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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