Per capire quali siano le fonti d’ispirazione degli
Endovein, basta osservare le t-shirt che sfoggiano nelle foto del booklet: Megadeth, Excel, Onslaught, Wehrmacht (!!), Flotsam and Jetsam, Vio-lence e dulcis in fundo…Voivod!!
Quando poi vedo che il giovane quartetto, dall’età media metà della mia, è anche concittadino torinese, come non provare simpatia per questa agguerrita thrash band?
“Supreme insatiable need” è il loro secondo full lenght, ed evidenzia un’impostazione puramente ottantiana, tra Exodus e Nuclear Assault, di buona caratura tecnica e sufficiente songwriting. Nulla di originale, ovvio, ma una buona riedizione degli schemi classici, sia per quanto riguarda l’aspetto strumentale che per la voce acuta di Alexx Panza.
Ciò che funziona particolarmente bene è proprio la compattezza d’insieme, cosa tutt’altro che scontata visti i molteplici mutamenti della line-up in quasi un decennio di attività.
E’ chiaro che gli Endovein suonano per passione e divertimento il genere che più amano, ma lo fanno con convinzione e professionalità. I cultori del classico thrash ‘80 possono tranquillamente dare fiducia alla formazione piemontese.
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