Copertina 7

Info

Anno di uscita:2015
Durata:36 min.
Etichetta:Punishment 18 Records
Distribuzione:Andromeda

Tracklist

  1. DYING ON STAGE
  2. LET ME OUT
  3. HIT 'N' RUN
  4. CONQUER
  5. STAB YOU ONE BY ONE
  6. UNSTOPPABLE
  7. WARS
  8. NIGHTSTALKER
  9. MINEFIELD GAME

Line up

  • Mathieu Rondeau: vocals, guitar
  • Francis Labine: bass
  • Antoine Turcotte: drums

Voto medio utenti

Vengono dal Canada i Warsenal, ma se aveste ascoltato il loro debut album senza conoscere la loro nazionalità sono certo che avreste detto senza ombra di dubbio che si trattava di una band tedesca, tanto sono le similitudini con i Destruction (forse pure troppe, specie per quanto concerne il cantato di Mathieu Rondeau).

Come detto il trio si è formato a Joliette, Quebec, Canada, soltanto nel 2012, e ha letteralmente bruciato le tappe. Dopo aver pubblicato un demo cd, approda alla nostrana Punishment 18 Records, che ne pubblica il debutto, questo “Barn burner”, appunto, praticamente sulla fiducia, vista la poca esperienza accumulata dai nostri.

Si diceva di similitudini con la band di Schmier, ma posso citare anche i Whiplash, che tra le band americane sono sempre stati i più ‘tedeschi’ di tutti, così come di tanto in tanto fanno capolino i primissimi Metallica, quelli più immediati e diretti di “Kill ‘em all” (vedi ad esempio “Hit ‘n’ run”). Come avrete capito l’originalità, come è ovvio che sia, non abita da queste parti. A differenza, però, degli Speedtrap, recensiti solo poco tempo fa, i canadesi hanno dalla loro un songwriting più convincente, che pur ricalcando quanto proposto trent’anni fa dalle band citate poco fa, riesce comunque a risultare potente e coinvolgente.

Ottime le prove singole del trio, così come onesta risulta la registrazione, in grado di valorizzare ogni singolo strumento senza coprire gli altri. Mi è inoltre piaciuto l’approccio live che la band ha voluto dare ai brani, tant’è che durante gli assoli di Rondeau la chitarra ritmica sparisce, proprio come se la band fosse on stage. Buona anche la prova dietro il microfono di quest’ultimo, in quanto è riuscito a cantare con la sua voce naturale, come si usava una volta, evitando l’utilizzo dello scream come troppo spesso, purtroppo, sento nelle nuove band thrash.

Insomma, in definitiva il debut album dei Warsenal convince, la Punishment 18 Records c’ha visto ancora una volta lungo, dando la possibilità a questa giovanissima band di esprimersi al meglio pubblicando il suo esordio. Non resterà sicuramente tra gli annali della musica thrash, ma vi assicuro che si fa ascoltare più che volentieri e sono altrettanto certo che in futuro sentiremo di nuovo parlare della band. Non vedo l’ora di ascoltare il secondo disco per vedere se quanto di buono proposto in questo album troverà conferma oppure no. Io dico di sì…
Recensione a cura di Roberto Alfieri

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