Seconda formazione polacca che mi capita in pochi giorni,
J.D. Overdrive (Jack Daniels Overdrive) sono nati nel 2007 e, dopo aver realizzato un Ep d’esordio, hanno pubblicato il primo album “Sex, whiskey & southern blood” per Metal Mind nel 2011. Questo titolo sintetizza il credo musicale del quartetto: heavy southern/stoner massiccio ed alcoolico. Non a caso in patria hanno aperto per i Down ed i Black Label Society, le più evidenti fonti d’ispirazione della band est-europea.
Ora esce il secondo full lenght, “Fortune favors the brave”, e le coordinate rimangono immutate. Riff da pesi massimi, ritmiche muscolari e voce da camionista texano, dieci brani che sembrano cloni minori di quelli firmati da Anselmo, Keenan e soci. L’accoppiata iniziale “Born to destroy / Funeral stopper” è una colata di cemento nelle paludi della Louisiana, ovviamente derivativa ma efficace. Poi il livello si stabilizza su una “aurea mediocritas”, per rialzarsi improvvisamente con la lunga e sulfurea “Shadow of the beast”, tiro fangoso, cupo e rallentato, che lascia intuire potenzialità ancora non del tutto esplorate. Altri profumi sudisti emergono da “The revelation”, anche se qui il debito ai Down diventa imbarazzante, infine si chiude con il groove e le venature quasi stoner-psych di “Hope for the best, prepare for the worst”.
Ennesimo lavoro di settore, ben suonato e con diversi buoni episodi ma completamente ricalcato su cose già sentite molte volte. Mezzo voto in più perché dei polacchi che suonano southern spesso e colloso mi ispirano simpatia.
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