Copertina 5

Info

Anno di uscita:2004
Durata:42 min.
Etichetta:Century Media
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. THE LIGHT THAT BLINDS
  2. ENLIGHETENED BY THE COLD
  3. ACT OF CONTRICTION
  4. WHAT DRIVES THE WEAK
  5. STILLNESS
  6. INSPIRATION ON DEMAND
  7. THE POWER OF I AND I
  8. GHOSTS OF THE PAST FAILURES
  9. ETERNITY IS WITHIN
  10. THOSE WHO CANNOT SPEAK

Line up

  • Brian Fair: vocals
  • Metthew Bachand: guitars, vocals
  • Jonathan Donais: guitars, vocals
  • Paul Romanko: bass
  • Jason Bittner: drums

Voto medio utenti

Quinto disco per gli americani Shadows Fall che confermano la loro line-up con Brian Fair alla voce, Mattew Bachand e Jonathan Donais alle chitarre, Paul Romanko al basso e Jason Bittner alla batteria. E dopo aver raggiunto il massimo rispetto dell'audience d'oltreoceano nella scena thrash-core e del nuovo metallo, prendono nuova linfa vitale e freschezza per la produzione di "The War Within". Anche se svecchiano il loro vocabolario delle origini - che mantengono ben salde con un sound più potente e con qualche trucchetto che rende più fruibile e più denso di atmosfere l'album - rimangono pur sempre ben riconoscibili. La presenza di linee melodiche sempre meno di contorno che arricchiscono di situazioni musicali le idee, l'uso mirato e circoscritto di parti monolitiche - come quella nel singolo "The Power Of I And I" - ed ancora la combinazione di armonie e growling o di chitarre veloci e cadenzate, sono solo alcuni degli elementi di questo disco. Quest'ultimo consta di dieci traccie tutte con una propria relativamente originale genesi compositiva. Infatti dopo aver collezionato tour con gruppi della portata di In Flames, King Diamond, Glassjaw, Hatebreed, Kittie, Children Of Bodom, etc., aver fatto scuola per ciò che molta della scena metal-hardcore - vedi Caliban - non si potrebbe neanche immaginare una risposta diversa dato quello che hanno prodotto nei loro lavori precedenti. Ciò verrebbe confermato da quello che ci dice Fair: "Questo lavoro in definitiva non è la seconda parte di "The Art Of The Balance". Noi siamo sempre fieri di noi stessi in continua evoluzione e cercando di spingere il nostro suono in nuovi mondi". Da ricordarsi che questa è una produzione di alti livelli che ha portato nello studio Zeuss (Hatebreed, Sworn Enemy). Ma ciò che alla fine lascia un segno nell'animo di chi ascolta un disco non è solo questo e non può esserlo. Di fatto questo album sarebbe stato grandioso se pubblicato dieci anni prima, non oggi. Quello che ci propongono oggi gli Shadows Fall non è sicuramente qualcosa che ci fa impazzire per originalità. A giudicare dal video dello stesso nuovo singolo e dal look della band non è equivocabile una certa volontà o ostinazione nel voler restare a galla nel mercato discografico. Tutti gli elementi che compongono il quadro ci comunicano la stessa idea di fondo: dopo la maturazione di una band arriva anche la fine oppure finchè ci sono supporters c'è speranza?
Recensione a cura di Valerio Damiano

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