Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2013
Durata:44 min.
Etichetta:Pure Steel Records

Tracklist

  1. NO SPEED LIMIT
  2. GUILTY OF IGNORANCE
  3. SHOOT THE DEAD
  4. WITCH HUNTERS
  5. METAL MERCHANTS (HALLOW’S EVE COVER)
  6. OVERINSANITY
  7. BATTLEFIELD
  8. H.B.M.B.
  9. NUCLEAR DISASTER
  10. SPEED METAL COMMAND
  11. VX (BONUS TRACK)
  12. PREDATOR (BONUS TRACK)

Line up

  • Mixy: vocals
  • Roberto “Master Of Metal” Quaglia: guitars
  • “Rock ‘n’ Rob”: bass
  • Ricky Porzio: drums

Voto medio utenti

C’è fermento, in Italia… il nostro underground pullula di ottime classic/speed metal band. Basti pensare a nomi come Asgard, Alltheniko, Ruler, e via dicendo… e a questa lista possiamo aggiungere senza alcun dubbio anche gli Iron Jaws, giunti con questo “Guilty of ignorance” al secondo album in studio. Devono averli ascoltati davvero molto bene gli Exciter gli Iron Jaws, visto che non faticherei a collocare questo disco nella discografia dei canadesi subito dopo “Long live the loud”… Voce roca e acuta, quindi, ma anche riffing semplice ed efficace ed assoli al fulmicotone, e soprattutto batteria in perenne tupa-tupa, con doppia cassa quasi costante, come da tradizione… Devono essere bastati questi semplici elementi per convincere i tedesconi della Pure Steel Records a concedere una chance agli astigiani, pubblicando il secondo capitolo della loro carriera. Un bel salto in avanti, calcolando che l’esordio era stato autoprodotto, prima di essere ristampato in vinile dalla Metalbound Records. Ed effettivamente il quartetto merita tutte le attenzioni del caso, visto che pur nella sua semplicità e, per certi versi, scontatezza, l’album funziona eccome, regalandoci una mezz’ora abbondante di speed metal vecchia maniera, come non si sentiva da un po’… Certo nulla di innovativo, l’album è assolutamente e volutamente anacronistico, ed è proprio questo che ci piace. Ci piace il suo riportarci indietro ad un periodo storico ormai andato, quando la semplicità e la genuinità erano le basi dei dischi che ancora oggi amiamo dopo trent’anni… “No speed limit”, “Speed metal command”, “Witch hunter”, “Nuclear disaster”, tutti titoli che parlano da soli e vi fanno subito capire quali siano le intenzioni dei nostri, vista anche la presenza della cover (riproposta più che egregiamente) di “Metal merchants” degli Hallows Eve, gruppo storico sempre troppo sottovalutato… Il riffing di Roberto Quaglia è efficace e si amalgama alla perfezione alla voce di Mixy, una sorta di mix (scusate il gioco di parole) tra Dan Beehler e Udo, sorretta dai classicissimi cori sguaiati del resto della band, che vanno a sostenere il lead singer nei ritornelli e negli incipit. L’alternanza, poi, tra brani più tipicamente speed e altri più cadenzati (altra caratteristica “rubata” ai mentori Exciter), rende l’album vario al punto giusto, lasciando trascorrere i 43 minuti senza noia o esitazioni… In chiusura i nostri ci regalano due bonus track, “VX” e “Predator”, direttamente dal loro debut album. Già si intravedevano le potenzialità del gruppo, anche se rispetto ai brani di questo “Guilty of ignorance” un po’ di immaturità si percepisce. Il passo in avanti è stato fatto, e anche bello lungo, senza assolutamente snaturarsi o tradire le proprie origini in favore di una proposta più allettante o commerciale. Se siete fieri defenders, o più semplicemente amate il metal nella sua forma più pura e primordiale, non potete assolutamente lasciarvi scappare questo disco…
Recensione a cura di Roberto Alfieri

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