Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2004
Durata:78 min.
Etichetta:InsideOut Music
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. LOVE SUPREME
  2. COSMIC CIRCUS
  3. BABYLON
  4. A VAMPIRES VIEW
  5. DAYS GONE BY
  6. ADAM & EVE
  7. STARLIGHT MAN
  8. TIMELINES
  9. DRIVERS SEAT
  10. THE BLADE OF CAIN

Line up

  • Roine Stolt: guitars, vocals, keyboards
  • Tomas Bodin: keyboards
  • Hasse Fröberg: vocals
  • Jonas Reingold: bass
  • Zoltan Csörsz: drums
  • Daniel Gildenlöw: vocals, percussion

Voto medio utenti

“Adam & Eve” celebra il decimo anniversario dalla fondazione dei Flower Kings: era il lontano 1995 quando Roine Stolt decideva di trasformare il suo progetto solista in una band a tutti gli effetti, e in questi dieci anni i Flower Kings si sono rivelati uno dei gruppi più geniali e bravi dell'intera scena Progressive Rock europea, anche se le incredibili qualità di questi musicisti scandinavi sono passate spesso inosservate agli occhi del grande pubblico. “Adam & Eve” ha un ruolo decisamente impegnativo, quello di dimostrare che il mezzo passo falso di “Unfold the Future” (disco di notevole qualità minato da una prolissità davvero eccessiva) si è trattato soltanto di un semplice incidente di percorso. Fortunatamente il nuovo album si presenta su un solo cd, anche se la lunga suite posta in apertura (“Love Supreme”) conserva ancora alcuni dei difetti che avevano limitato l'appeal di “Unfold the Future”: un minutaggio inferiore avrebbe certamente giovato a questa bella canzone, che ha in un chorus estremamente melodico il suo punto di forza. La successiva accoppiata “Cosmic Circus” - “Babyblon” è davvero pregevole, molto dolce e intimista, grazie anche alla buona interpretazione del singer Hasse Fröberg, mentre con “A Vampires View” arriva il primo highlight del disco, insieme alla prima sorpresa: dietro al microfono c'è un certo Daniel Gildenlöw, ormai diventato membro fisso della band svedese, e la grande espressività vocale del talentuoso cantante dei Pain of Salvation dona al pezzo un mood lugubre e struggente, che sfocia in un ritornello malinconico e triste. Dopo il breve (ma pregevole) interludio di “Days Gone By”, tocca all'ottima title-track, dall'incedere decisamente hard rockeggiante e groovy: ancora una volta Gildenlöw fornisce una prestazione eccellente, e la presenza di Daniel si rivela il vero punto di forza di questo disco! Con “Starlight Man” si torna su atmosfere più solari e ariose, invece “Timelines” si presenta con complicati intrecci strumentali, per poi adagiarsi su sonorità più bluesy. Ci avviciniamo alla fine dell'album, e la seconda suite “Drivers Seat” si impone certamente come uno dei pezzi più riusciti dell'intero platter. Rispetto a “Love Supreme” c'è una maggiore varietà e un ritmo molto più coinvolgente, vagamente jazz, grazie anche all'alternarsi delle voci di Fröberg, Gildenlöw e Stolt: davvero una delle canzoni più belle della storia dei Flower Kings! La chiusura di “Adam & Eve” è affidata alla inquietante “The Blade of Cain”, in costante bilico tra sonorità progressive e suoni più elettronici, riprendendo le linee vocali di “Love Supreme”. “Adam & Eve” è una release estremamente solida: forse sono pochi i pezzi di grande livello, ma il songwriting si dimostra di ottima qualità in quasi ogni canzone del disco... a differenza di “Unfold the Future”. Bentornati, Flower Kings!
Recensione a cura di Marco 'Lendar' Pessione

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