Sarebbe interessante fare una statistica sul numero delle band metal che hanno dedicato le copertine dei loro cd, o i loro testi, al mondo degli zombie... io direi che potremmo contare su numeri davvero consistenti!
Da oggi, a quel numero si aggiungono gli italianissimi
Process Mass Destruction i quali, a ben dieci anni dalla loro formazione, esordiscono finalmente con un EP, self entitled direbbero oltre Manica, dalla brevissima durata di meno di un quarto d'ora.
Il quartetto ci offre un mix di Brutal death, Grind ed Hardcore basato, essenzialmente, sulla violenza e sulla velocità e su una capacità esecutiva di buon livello. Tutti i brani, dal forte appeal live, sono aggressivi, marchiati dal growl gutturale di Davide ed impreziositi da buoni solos di chitarra e da estemporanei rallentamenti che rendono il tutto più fruibile ed articolato.
Nella musica del gruppo, qui e la, fa capolino anche una certa matrice Thrash che altro non fa che rendere la loro musica più varia, caratteristica questa alla quale concorre anche l'uso dello scream in alcuni frangenti.
Che altro dire?
Aspettiamo un lavoro di più lunga durata e, soprattutto, aspettiamo di vedere il gruppo dal vivo.
Buon inizio.
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