Una compilation che raccoglie alcuni tra i pezzi migliori del black metal vecchia scuola, per giunta curata ed illustrata da un luminare come Fenriz dei Darkthrone che probabilmente di questo genere musicale se ne intende un attimino... beh, ha tutte le carte in regola per diventare un acquisto essenziale! L'unico mio dubbio prima di ricevere il cd era legato all'effettiva qualità dei pezzi scelti, ma la prima lettura della tracklist ha sciolto ogni incertezza... Già dalla opener si capisce come il lavoro di ricerca di Fenriz sia stato curato nei minimi particolari: alzi la mano chi di voi avrebbe scelto come intro "Winds Of The Black Gods" tratta dal debutto dei canadesi Blasphemy!? Io sinceramente no, eppure è un brano lento ed atmosferico, perfetto nella sua oscura epicità. Alcuni gruppi cardine, ovviamente, non potevano essere lasciati fuori da una rassegna come questa: Sarcofago, Celtic Frost, Hellhammer, Venom e Bathory appaiono con cavalli di battaglia di tutto rispetto, ma che probabilmente non rispecchieranno le scelte dei tanti appassionati di black metal. Tra cui io, che avrei preferito sentire "Acid Queen" al posto della bluesy "Warhead" per quanto riguarda i Venom, e magari una "Holocaust" tratta dallo stesso album di "Dies Irae"... comunque non si può certo dire che i brani scelti siano di pessima qualità. Anzi, all'inserimento di pilastri come Mayhem e Burzum (rappresentato da "Ea, Lord of the Deeps", forse uno dei suoi momenti più alti) si accompagnano ottime sorprese come l'oscura "Into The Pentagram" dei Samael e il classico "Elizabeth Bathory" dei Tormentor di Attila Csihar, una canzone da lacrime agli occhi. Per la parte più thrash oriented troviamo gli immancabili Sodom e Destruction, ma non capisco proprio il perchè dell'esclusione dalla mitica triade dei Kreator, anche considerato che Mille Petrozza fu uno dei primi ad esasperare l'uso dello screaming... Una bella sorpresa è rappresentata invece dai nostri connazionali Bulldozer, che onestamente conoscevo poco e male. Ultima menzione per due pezzi moderni ma influenzati dall'old style: se "Sluts Of Hell" del pazzoide Nattefrost è una delle migliori cavalcate black metal degli ultimi anni, lo stesso non si può dire per l'amorfa ed insulta canzone degli Aura Noir, che rovinano in parte una collezione altrimenti praticamente inattaccabile. Dico praticamente perché l'inserimento di Evil dei Mercyful Fate, un bel pezzo che proviene diretto dalla NWOBHM di Priest e Maiden, mi è sembrato piuttosto azzardato... passi l'attrazione morbosa di King Diamond verso l'occulto ed il maligno, ma musicalmente è un break un pò troppo forzato in questo contesto. Resta solo da vedere il prezzo di vendita di questa compilation: se siete dei neofiti di questo genere la proposta potrebbe essere davvero allettante, altrimenti correte a procurarvi la maggior parte degli album citati nella tracklist, sapendo che d'ora in poi la vostra passione di nero metallo ha anche la benedizione ufficiale di Fenriz!
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