Nonostante la giovane età, questa band tedesca sta pian piano ritagliandosi uno spazio sempre crescente tre le fila dei metalcorers di tutto il Globo, segno che gig dopo gig ed album dopo album (sesto della propria discografia, quarto sulla lunga distanza e primo per Roadrunner), almeno in questo genere musicale e per alcune band, pagano.
Registrato ai The Room Studios da Anders Friden (singer di In Flames), missato e masterizzato, ma guarda un pò, da quel volpone di Andy Sneap, 'The Opposites From Within' è un perfetto spaccato di moderno Metal 'Core, ove chitarroni e voci in screaming ultra tirato (ma anche di dosate aperture in voci pulite) la fanno esclusivamente da padrone,
innaffiando l'ascoltatore con una secchiata di riffoni e di pestaggi sulla batteria senza soluzione di continuità, se non per i break che spezzano l'atmosfera introducendo buone, ma anche spesso scontate melodie. Se analizzato per quello che è, 'The Opposites From Within' ha nulla fuori posto, andandosi a piazzare direttamente ad un gradino sotto alle ultime uscite di un Hatebreed o di uno Stampin' Ground per intenderci, ma se guradato da un'ottica un pelo più distaccata, l'ultima fatica dei Caliban soffre un pelo troppo di intranzigenza e di dinamicità, non tanto ricercabile in seno alle composizioni stesse, ma più che altro, verso i canoni classici che Metal 'Core in un certo senso impone.
Ma non per questo mi sento di parlare negativamente di un album comnunque valido e ben suonato, ben confezionato (interessante è l'accostamento della produzione della scuola svedese con un missaggio ed una masterizzazione a carattere d'oltreoceano) e di sicuro impatto sonoro. Adatto per tutti gli amanti del Metal 'Core e del suono pesante e violento.
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