Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2014
Durata:78 min.
Etichetta:Nightmare Records

Tracklist

  1. ALL SEEING EYE
  2. LINE OF SYMMETRY
  3. TRANSHUMANIST
  4. BODIES OF BETRAYAL
  5. PARALLELS - DUAL REALITY
  6. SPAWN
  7. PUNISHMENT BY DESIGN
  8. DUST OF MARTYRS
  9. THE DIVULGANCE ACT
  10. ESOTERIC SYMBOLISM
  11. VI- ORDER OUT OF CHAOS
  12. VII- DARKEST DAYS OF SYMPHONY
  13. VIII- IN VITRO

Line up

  • Dean Wells: Lead/Rhythm Guitars, Backing vocals
  • Brett Rerekura: Vocals
  • John Zambelis: Guitar
  • Dean Kennedy: Drums

Voto medio utenti

I Teramaze crescono, album dopo album. A due anni di distanza dall'ottimo "Anhedonia", il qui presente "Esoteric Symbolism" sposta un pelo più in alto l'asticella, dando al combo australiano l'opportunità di mostrare ancor di più di che è pasta è fatta la loro particolare miscela sonora.

Per chi non li conoscesse, immaginate i Dream Theater al netto delle "sborate" vistuosistiche, con una malinconia di fondo che mi ricorda gli Evergrey ed una struttura canzone complicata, pesante, sofferta e potente, che a volte me li avvicina al "-core", suffisso che personalmente detesto ma che qui sembra declinato in modo da sposarsi perfettamente con il robustissimo prog-metal che sorregge il tutto. Prog-core? Suona brutto, vero? Infatti, c'è molto di più.

Sin dalla bellissima intro "All seeing Eye", i Teramaze mescolano sapientemente un riffing intenso e possente a linee vocali sofferte e melodiche. La doppietta iniziale "Line of Symmetry/ Transhumanist" dà perfettamente l'idea della cifra stilistica di questo magniloquente album, lasciando alla successiva "Bodies of Betrayal" il compito di smorzare lievemente l'atmosfera, seppur caricando di pathos la meravigliosa linea vocale di Brett Rerekura, qui ancor più bravo e versatile del solito.

Il mood è una continua altalena tra momenti più rocciosi e pennellate di malinconia; potrebbe essere, consentitemi l'azzardatissimo paragone, la perfetta colonna sonora della corsa che porta Actarus a saltare nella botola e percorrere il tragitto che lo condurrà nel Goldrake: il dubbio esistenziale di un uomo da tutti considerato un eroe, ma che sente il peso del suo essere alieno, la responsabilità di un'umanità sulle spalle, la voglia di combattere e allo stesso tempo il dubbio se davvero combattere sia la soluzione. Potenza, insomma, ma velata di una Sehnsucht tutta romantica.

Questo, e molto altro, si snoda nei 78 minuti e le 13 bellissime tracce di "Esoteric Symbolism", un album che merita di essere ascoltato più e più volte, che non stanca, che affascina ma che chiede il pegno di un orecchio attento, voglioso, mai frettoloso. Per il sottoscritto, un album di rara bellezza.

Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 30 apr 2014 alle 04:34

bello e bellissima l'immagine di A. che investe il Goldrake. Vado ad ascoltare i freedom call di lustri e lustri fa, prima che sia di nuovo alba!

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