Copertina 5

Info

Anno di uscita:2014
Durata:non disponibile
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. LET ME IN KATIE
  2. BANG!
  3. GET UP ‘N’ MOVE ON
  4. FEEL WHAT I FEEL
  5. C’EST LA VIE
  6. JUMP THE GUN
  7. SPREAD YOUR WINGS
  8. I WON’T LOOK DOWN
  9. MY BELIEF
  10. MAYBE
  11. RED ON A SLEEVE
  12. WHAT YOU GET
  13. MR. TICKET MAN
  14. THANK YOU

Line up

  • Nic Maeder: vocals
  • Leo Leoni: guitars
  • Freddy Scherer: guitars
  • Marc Lynn: bass
  • Hena Habegger: drums

Voto medio utenti

Brutta cosa, quando manca l'ispirazione.
Sai che devi fare un disco, sai che devi farlo in fretta...e se ci aggiungi che hai irrimediabilmente perso una pedina fondamentale sia per il songwriting sia per la resa dei brani, allora il compito di partorire qualcosa di buono si fa ancora più difficile.

Il secondo lavoro dei Gotthard dell'era Maeder si rivela, anche dopo un numero di ascolti maniacalmente alto, un disco mediocre, banale e ben poco capace di rimanerti in testa. Quantomeno il precedente Firebirth, nei primi mesi di vita, era comparso qualche volta nello stereo...ma qui niente, nessuna reazione, nessun sussulto...come Malgioglio di fronte a Jenna Jameson che mangia il Calippo.

Intendiamoci: la band non ha mai fatto dell' innovazione il proprio marchio di fabbrica, ma mai in carriera (pur con alti e bassi all'interno della discografia) aveva pubblicato un album così moscio. Ecco, moscio è la parola giusta. Non tanto per la presenza più o meno massiccia di ballad e simili, ma proprio perché anche nei frangenti più hardrock-oriented si avverte una staticità preoccupante, una noia che, essendo inaspettata, risulta ancora più deludente.

Non che sia tutto da buttare, ma gli episodi memorabili sono ben pochi: la title-track, che ha impresso il marchio svizzero a chiare lettere e potenzialmente ottima per i live, l’ottima ballad Thank You e What You Get su tutte. Orribile Mr Ticket Man, mollissima Red On A Sleeve, indegno il singolo Feel What I Feel e inspiegabile la caduta sulla ballad C’Est La Vie, così come la grattuggiata Jump The Gun. Carine ma non epocali Get Up ‘N’ Move On (col riff di Burn all’incontrario), Spread Your Wings, I Won’t Look Down, My Belief e la ballad a due voci Maybe.
Insomma…capite bene che per una band di questo calibro un disco così non è giustificabile, non è sufficiente, non è nulla se non una pagina da girare alla svelta.

La prova di Maeder, perché ovviamente anche dopo diversi mesi rimane osservato speciale, è buona. Buona perché ha una bellissima voce, ma nulla di paragonabile a Lee e, soprattutto, nemmeno a certe ottime cose sentite in Firebirth. Sembra essersi accontentato anche lui, accodato all'incapacità degli altri di spingere sull'acceleratore.

Signori miei, il mio amore per voi non è certo sopito, ma se proseguire significa vanificare nella mediocrità tante splendide perle del passato, facciamoci un paio di domande, perché questo per me più che un Bang! è un mezzo flop.
Recensione a cura di Alessandro Quero

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 04 apr 2014 alle 22:38

Questo mi amareggia molto... gli darò un ascolto ma già Firebirth l'ho trovato meno di classe e più canonico rispetto ai lavori a cui i Gotthard ci avevano abituati

Inserito il 04 apr 2014 alle 09:20

Oh, peccato. In effetti ascoltando qualche estratto qua e là ho avuto l'impressione di un disco "stanco" e questa recensione sembra confermare la mia prima impressione. Peccato davvero perchè Firebirth mi era piaciuto molto......

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.