Davvero difficile catalogare la proposta di questi Nux Vomica. Una cosa è certa, è un disco spettacolare che finirà ai piani alti della mia personale classifica di fine anno.

Questa band del Maryland ha esordito nel 2007 proponendo del buon crust-death e si è via via evoluta arrivando, con questo terzo autotitolato lavoro, a lambire vette difficilmente eguagliabili. Solamente tre canzoni per 45 minuti di musica in cui death metal, crust, doom, punk, ambient, black si mescolano in un tutt'uno affascinante come pochi e assolutamente equilibrato. Nonostante le canzoni siano davvero lunghe non c'è spazio per cali di tensione, le atmosfere cambiano velocemente ed è facile passare da momenti sognanti, delicati, quasi carezzevoli ad altri in cui la rabbia e l'irruenza del death metal tracciano la strada. Porzioni dilatate in cui il doom lascia spazio all'ambient cullandoci lentamente, mentre sotto si sente crescere qualcosa che piano piano prende corpo ed esce finalmente, manifestando la sua cattiveria.
Mentre lo sporco cantato in scream-growl sentenzia che le nostre poche speranze di salvezza in questo mondo sono state spazzate via proprio dalla miserabile natura umana, una musica post metal, post apocalittica, dipinge scenari decadenti nei quali la mente viaggia, si perde, non torna.
Il fatto che non sia diviso in canzoni (intese nel modo tradizionale) ma quasi in atti, aiuta a creare questa sensazione di viaggio ma, per contro, impedisce una rapida fruizione. Insomma, lo si deve ascoltare tutto con attenzione per goderne al massimo e non è certo una cosa scontata in questi tempi di “mordi e fuggi” discografico. Non curiamoci troppo di “che genere fanno”, non pensiamo a classificarli, pensiamo piuttosto ad assimilarli.
Ve la faccio “semplice”: conoscete certo Neurosis, Pelican, Wolfbrigade, Unleashed, Amebix, Fen ed Enslaved no? Bene, allora potete, se avete la giusta apertura mentale, approcciarvi a questo disco, proprio perché in sé raccoglie tanti spunti, tanti momenti musicali che non potranno non piacere agli ammiratori delle band sopra citate.

Davvero grandi.