Copertina 5

Info

Anno di uscita:2013
Durata:53 min.
Etichetta:Gain Music

Tracklist

  1. THE BLUES
  2. WOMEN
  3. KEEPS ME ALIVE
  4. KING OF MAN
  5. COWBOYS FROM HELL
  6. SANCTUARY
  7. KEEP YOUR TROUBLES AT BAY
  8. ODE TO DEATH (LITTLE SISTER)
  9. TRAMP OF LOVE
  10. EVIL I MIGHT BE
  11. WORRIES WON'T BRING IT BACK
  12. SANCTUARY REVISITED

Line up

  • Jay Smith: vocals, guitars

Voto medio utenti

Jay Smith è un cantante molto noto in madrepatria per aver vinto l'edizione 2010 di Swedish Idol (un talent show simile a The Voice, ecc.) e per essere anche la voce dei Von Benzo, band rock attiva dal 2005 in Svezia. A pensare ai talent di casa nostra ci si metterebbe immediatamente le mani nei capelli alla sola idea di inserire un cd del genere nel lettore, qui almeno qualcosina di aderente alla musica c'è. Vi sono le chiare radici rock/blues di Jay Smith, parecchio presenti all'interno dell'album, una qualche componente grundge e una sottile influenza country. Sicuramente siamo anni luce lontani dal metal e probabilmente anche dall'hard rock più duro.
Quello che si va a recensire non è il primo full-lenght del cantante svedese, nel 2010, a ridosso della vincita del programma, uscì Jay Smith, debut album che arrivò a vendere sino al raggiungimento del disco di platino. Il nuovo King of Man è datato invece 2013, nonostante sia giunto in redazione soltanto poco tempo fa e venga rilasciato in Europa il 16 Giugno 2014, ed in Svezia ha già ottenuto un buon risultato. La title-track King of Man ha raggiunto la prima posizione nella iTunes Rock Chart ed è diventata la più condivisa canzone su Spotify Sweden, mentre Keeps Me Alive è uno dei pezzi maggiormente mandati in onda sulle radio svedesi.
Passando all'album l'interrogativo è spontaneo: Cosa c'è realmente dentro King of Man? Sicuramente una buona voce, che ai più ricorderà Chad Kroeger dei Nickelback, un discreto songwriting, ma una musica prettamente commerciale. Questo non significa che il disco sia da buttare o da trascurare, più probabilmente è necessario affermare che siamo nella sede sbagliata per discuterne. Si tratta di rock non hard, ma soft, di stampo moderno con tutte le influenze che elencate in precedenza. Ad esempio l'opener The Blues è fortemente ispirata dal blues, così come in tracce come Women si sente una robusta ascendenza di band come i Nickelback oppure in Keeps me Alive, una delle più stilisticamente originali di King of Man, qualcosa richiama il rock/blues americano di qualche decennio fa. Strana è invece la cover di Cowboys from Hell, il pezzo è stravolto, sembra completamente un altro e riporta alla mente un certo Bon Jovi. Altro tocco di stravaganza è dato da Keep Your Troubles at Bay, brano dal sound retrò, vicino al jazz/rock.
In conclusione, King of Man magari farà impazzire qualcuno, con probabilità gli amanti del modern rock, o sarà massacrato dai più, soprattutto in questa sede. Il giudizio sta plausibilmente nel mezzo, se con 0 un album è inaccettabile e con 10 è un capolavoro assoluto, questo di Jay Smith si ferma a metà strada.

Video di King of Man



Keeps Me Alive

Recensione a cura di Stefano Giorgianni

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