Il tempo non è una linea e noi non siamo sempre sofisticati.
Rock stoneraggiante, urli Nirvanici, riffoni stiracchiati e atmosfere da Duna Jam trasformano i vapori alcolici in veli che celano anche danzanti.
I vocalizzi caldi come i tubi delle pompe di benzina nei piccoli porticcioli delle Cicladi e i tanti Km per suonare live confermano le assenze di sudori freddi.
Ci si distanzia dalle ansie nobili e futili di chi insegue perfezioni formali per accomodarci su appaganti semplicità.
Se avete inquadrato Vultures e vi va di contare le lancette che spazzano il cerchio appeso di fronte a Voi, incarnate qualcuna delle tante smorfie patetiche e magiche del sud d'Europa.
Se siete incerti e non avete il quadrato tra i vostri obiettivi del giorno abbandonatevi all'odore del pane appena sfornato e immaginate che i nostri Greci siano virili pescatori di perle
ignari del superfluo.
Assoloni da crampi ai bicipiti femorali e la ridontante pioggia di piatti che li accompagna è come mordere quel pane
In
She potrebbe comparire Maynard.
(l'ho "visto" intento a tirare le spirali tricotiche del frontman dei Melvins!)
Non straBuzzate gli occhi.
Rimanete gioiosi e savi, state benissimo e state per rivivere come meglio credete il millenovecentonovantadue.
Invocate Eraclito accasciandovi più volte su "reverb of a new world"
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