Secondo album omonimo per i Miasmi Theory, band proveniente da Gothenburg e autrice di un death/thrash che si pone nel solco della tradizione sonora della cittadina ubicata nel sud della Svezia.
Quando ci si trova fra le mani dischi appartenenti a questa sottocategoria, le componenti principali devono esser costituite dalla spiccata aggressività e dall’impatto sonoro, se manca una delle due è meglio sospendere l’ascolto e dedicarsi ad altro perché significa che la band non potrà centrare nessun obiettivo.
Fortunatamente il quintetto svedese - sono presenti due singer, maschile e femminile, quest’ultima riconosciuta come tale solo perché inserita nelle note- non è caduto in questo peccato mortale e ha composto 8 canzoni (29 minuti la durata complessiva) massicce e con un groove intrigante.
Niente di nuovo sotto il cielo del Nord, ma il risultato finale è convincente merito anche di una produzione che ha inspessito il giusto il tono delle linee di chitarra e ha evitato di mettere il suono della batteria in primissimo piano.
Un ulteriore punto a favore dei Miasmic Theory è che, in un album per sua intrinseca natura così compatto, canzoni come l’opener “Time will spent”, la successiva “Dead end” e la più thrashattona “Watch your step”riescono a rimanere in mente dopo qualche ascolto. Tutt’altro che un risultato disprezzabile.
Se la pubblicazione del secondo album è sempre un ostacolo difficile da superare, si può dire che i Miasmic Theory l’ostacolo lo hanno frantumato. Lavoro che piacerà a chi ama The Haunted, primi Soilwork e Debauchery.
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