Lascia l'amaro in bocca questo album degli svedesi The Doits, un disco che a tratti lascia intravedere buone cose, troppo sporadiche e poco incisive per tenere a galla la media generale però; questi quattro rockettari ci propongono un sano rock 'n roll molto simile alle ultime uscite dei ben più blasonati Hardcore Superstar, allegro e scanzonato come vuole la tradizione, ma suonato con poca convinzione e senza quel mordente che rende un disco rock degno di questo nome. La prima traccia illude un pò e in generale sono le prime canzoni quelle maggiormente valide e convinceti, creando forse delle aspettative nell'ascoltatore che però non verranno confermate; c'è l'armonica, una voce sufficientemente "sporca" - anche se a mio parere troppo punk per questo genere - chitarre e quei bei riff che richiamano i mostri sacri Ac/Dc, Rolling Stones, ma anche Motorhead e volendo ampliare il raggio anche i giovani Hellacopters; il tutto per altro condito da una produzione di tutto rispetto che valorizza tutto ciò che conta in un disco rock... eppure non riescono a convincere fino in fondo e giungere alla fine del disco senza farsi qualche sbadiglio o senza la tentazione di skippare traccia è dura. Lo dico sinceramente dispiaciuto perchè nei momenti buoni il disco suona bene, eccome se suona bene, ma è anche vero che non si può non tener conto dei troppi passaggi noiosi, di alcune canzoni veramente inutili proposte in questo album. Spero vivamente di avere al più presto tra le mani il prossimo lavoro dei The Doits perchè credo che se sistemino qualche cosa in seno alla band potranno regalarci delle soddisfazioni.
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