Nuova fatica per i
Kreyskull, quartetto finlandese che a distanza di un paio di anni dall'esordio ("Year of the Octopus", uscito sempre per la Inverse Records) si ripropone con un Hard & Doom piuttosto personale, questo sia grazie al cantato di Kari Killgast, con tanto di echi
dickinsoniani, sia per le coraggiose e ardite contaminazioni che ritroviamo nel loro songwriting. Come definire altrimenti gli inserti Jazz su "Abomination Jungle" o quelli Blues che ritroviamo su "“Evil Absolute Blues", ma anche qualche azzardo compositivo provato su "El Chupacabra"? A onor del vero non sempre i risultati risultano vincenti, infatti, alcune soluzioni suonano un pò forzate e artificiose, finendo per smontate quelle sonorità doomeggianti e seventies (anzi, talvolta qui si viaggia ancor più indietro nel tempo) che sembrano avere tutto il potenziale per far distinguere i Kreyskull tra le svariate bands che stanno cercando di spolverare e dare nuova linfa al genere.
Ecco perchè tra gli
highlights del disco preferisco piazzare le canzoni che maggiormente parteggiano per il binomio Hard Rock e Doom, come l'opener "Night of the Waking Octopus" o "Tower Witch", ma anche quella "Soulway Station" che
riesuma il Progressive Rock degli anni '70.
Così, durante l'ascolto di "Tower Witch", mi sono trovato più volte a pensare che i Kreyskull sembrano più interessati a voler stupire che a colpire, e questa fastidiosa sensazione finisce per tarpare un po' le ali al loro secondo album, che comunque mostra spunti di intesse per gli ascoltatori più curiosi e
aperti.
Listen close what is this, not bird or plane
Could it be the review fucking with your brain
All it takes just one touch over one, two, three
With a flick of a switch turn on... Metal.it
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