Dopo che l’anno scorso di sono trovato al cospetto dei Sacred Steel in occasione della festa di metal.it, ho deciso di prendere loro come riferimento per misurare gli attributi di qualsiasi band classic metal provenga dalla terra germanica.
I Palace arrivano proprio da lì e propongono un classic metal che più classic non si può, bello crucco e ignorante, che ben più di una volta strizza l’occhio al thrash ed è caratterizzato da una voce ruvida e cattiva.
Fin qui tutto bene, ma anche ascoltando più volte il disco devo dire che risulta inattaccabile sotto quasi tutti i punti di vista: ben suonato, ben registrato, coerente, potente. Il suo vero limite è che, dopo un po’, ci si rende conto che nessuno dei brani lascia veramente il segno e che altrove possiamo trovare cose molto simili che regalano sicuramente qualche emozione in più.
Il trono dei Sacred Steel è salvo, i Palace possono essere solo dei degni servitori, ma nulla di più.
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