Siciliani di Modica, i
Dalia Nera avevano realizzato questo album nel 2012, ma soltanto ora hanno trovato il modo di promuoverlo attraverso la Crash Music. La band è formata da musicisti maturi, ma le coordinate stilistiche sono piuttosto moderne. Un rock che evidenzia influenze metal nel lavoro delle chitarre e nella quadratura ritmica, mentre le melodie e l’impostazione vocale di Gianni Zed richiamano maggiormente il post-grunge. Un po’ sul genere di Alter Bridge o Shinedown.
I brani sono ben composti e suonati, precisi ed orecchiabili, ed in qualche caso lasciano anche il segno, vedi “The hedonist” (del quale esiste un video ufficiale in rete),“Time for sex” o la nervosa “Run!”. Altre volte pare che il gruppo manchi un po’ di identità e si appoggi a modelli fin troppo consolidati, pur senza sfociare nella clonazione.
Ma la pulizia dell’esecuzione, l’esperienza (sono in circolazione dal 1999), una discreta energia rock e l’ottimo timbro del cantante, rendono comunque questo lavoro piacevole ed ascoltabile. Un plauso ai Dalia Nera per la costanza e la tenacia, infine premiate.
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