Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2014
Durata:49 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. DEATH KNELL
  2. HAIL AND KILL
  3. TEMPLE OF DOOM
  4. PANZER
  5. FREAKSHOW
  6. MR. NOBRAIN
  7. WHY?
  8. VIRTUAL COLLISION
  9. ROLL THE DICE
  10. BLEED FOR YOUR SINS
  11. MURDER IN THE SKIES (GARY MOORE COVER)

Line up

  • Herman Frank: guitar
  • Stefan Schwarzmann: drums
  • Schmier: vocals

Voto medio utenti

Siete pronti a farvi asfaltare da una "nuova" proposta teutonica dotata di cingolati? Ecco a voi i The German Panzer, gruppo al debutto discografico ma con al suo interno esponenti di spicco del metallo germanico. Sì perché Schmier, Herman Frank e Stefan Schwarzmann non sono certo dei novellini, avendo militato in Destruction, Accept , Victory e via discorrendo. Pochi fronzoli e molta sostanza sono contenuti in questo "Send Them All To Hell"; una sferzata di metallo che si pone fra l'heavy ed il thrash, dotato di riff possenti e una sezione ritmica che si potrebbe benissimo accostare al carro armato protagonista del già prepotente artwork.

La band, che sceglie il nome Panzer e che poi vi aggiunge The German per meglio identificarsi con le radici tedesche del gruppo, si propone ovviamente come supergruppo, genere di formazione che molti guardano con diffidenza, quasi con pregiudizio. In questo caso però lasciate da una parte tutti i preconcetti perché i ragazzi sanno come fabbricare del buon metallo, vista l'esperienza guadagnata negli anni con i diversi gruppi, e ci riescono appieno, creando un disco di certo non con la pretesa di diventare un caposaldo del Metal, ma che comunque non ha dei punti deboli o delle skip tracks. Ovviamente l'ascolto dei The German Panzer è strettamente consigliato a coloro che amano i suddetti generi (più o meno gli stessi con i quali i tre musicisti si sono cimentati nel corso degli anni), ma anche a chi vuole concedersi una cinquantina di minuti di sano e puro metallo, old-style ma anche rivolto al moderno.

Si parte con "Death Knell", possente manifestazione metallica, granitica, spigolosa, con un eccellente chorus, una mattonata nei denti. Si passa poi a "Hail And Kill" (lo sappiamo che vi tornano in mente i Manowar appena leggete queste parole), pezzo vicino ad un mid-tempo con un riff che strizza molto l'occhio agli Accept, che cede la scena alla devastante "Temple Of Doom". Se avete schivato sino ad ora le cannonate dei The German Panzer preparatevi alla traccia che porta il nome del gruppo. "Panzer" è un brano diverso dagli altri contenuti in questo "Send Them All To Hell", più incedente ed oscura, ma sicuramente pronta per le prossime date live della band. "Freakshow" ricorda da subito i Motörhead fusi però con un approccio thrash, un brano pazzoide e schizofrenico che attira sicuramente l'attenzione. "Mr.Nobrain" colpisce per la mistura di influenze, in quanto potrebbe essere inserita tranquillamente in un disco di U.D.O. o dei Grave Digger. "Why", la più lunga dell'interno album, riporta l'atmosfera ad essere più oscura e macabra, con riff decadenti e certamente d'effetto. "Virtual Collision" non risparmia in irruenza, con un grandissimo lavoro di riffing, mentre "Roll The Dice" trova il suo punto di forza in un inizio epico e in un prosieguo altrettanto accattivante. "Bleed For Your Sins" chiude il disco in maniera esemplare, puntando tutto sull'aggressività e sul poderoso assolo dell'axeman.

Concludendo, "Send Them All To Hell" è un buon colpo d'apertura per i The German Panzer. Come si è detto in precedenza non vince per originalità, ma sicuramente per compattezza e coerenza.

Video di "Death Knell"

Recensione a cura di Stefano Giorgianni

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 16 dic 2014 alle 11:14

Classico disco "ignorante" fatto di puro metallo, da mettere in macchina o da ascoltare spensieratamente. Che non sia un capolavoro è palese ma non si può dire che sia brutto.

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.