Il nuovo EP degli svedesi
Trident, che segue a ben cinque anni di distanza l'esordio
"World Destruction" del 2010, ci viene presentato dalla casa discografica come un album per i fan di band come
Dissection,
Necrophobic o
Unanimated... insomma mica roba da poco!
Del resto, mente del gruppo è quel
Johan Norman che qualcuno di voi ricorderà per essere stato chitarrista su
"Storm of the Light's Bane" dei già citati maestri
Dissection e va da se quindi che
"Shadows" sia espressione di quel tipico blackened death metal che ha forgiato intere generazioni di musicisti grazie al perfetto matrimonio tra oscurità e sinistra melodia che ha caratterizzato il genere.
I
Trident ci offrono, dunque, una ricetta collaudata: brani dal riffing spietato, caratterizzati da una furia esecutiva colma di odio e di Satana ed impreziosita da spunti melodici che rendono la musica contorta ed ancora più oscura, ma non ci regalano spunti nuovi o idee innovative.
Praticamente il gruppo si limita a svolgere, molto bene, il suo compito ed a seguire i canoni della tradizione.
Questo non vuol dire che questo EP sia un prodotto da evitare, anzi, un brano come la titletrack non è che si ascolti ogni giorno e, in ogni caso, fa sempre piacere confrontarsi con un genere immortale come quello che i
Trident hanno scelto di omaggiare.
E si,
"Shadows" è un omaggio ai nomi che abbiamo citato ad inizio recensione e come tale deve essere considerato ed amato.
Un tuffo nel passato. Un tuffo nella storia.
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