Copertina 7,5

Info

Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2002
Durata:41 min.
Etichetta:Century Media
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. A MILLION CRISES
  2. SILENT DANCE
  3. FOR REAL
  4. THE INMOST
  5. NOT THE ONES
  6. FELLOW SINNER
  7. DEAD AIR
  8. END OF WORDS
  9. SUDDEN SHOWERS
  10. LAST DAY EVER

Line up

  • Johan Wadelius: vocals
  • Niklas Brodd: guitars
  • Martin Boman: guitars
  • Jesper Bagge: bass
  • Petter Ter-Borch: drums

Voto medio utenti

Decisamente valido e bello questo debut sulla lunga distanza per questo combo dai natali svedesi e che, dopo diversi anni di underground e due E.P. alle spalle, esce per la oramai sempre più affermata label teutonica Century Media. Dark Rock ai confini del Gothic e del Love Metal, con forti richiami all’english Pop Rock ad alla scena Wave anni ‘80, questa la semplice ma affascinate ricetta del five pieces nord europeo…per intenderci, posso dirvi di immaginarvi i Sentenced spogliati dei chitarroni pesanti, sensibilmente meno ruvidi e gotici, oppure gli Entwine più compatti e meno mielosi, o ancora gli HIM più duri e rabbiosi. Le 10 songs che compongono questo ‘Another Sunday Bright’ sono 10 gemme che ti avvolgono e ti catturano, estremamente curate nella ricerca melodica e negli arrangiamenti, supportate da un songwriting profondo e convincente, sicuramente ai vertici del genere. Impressionante è la prova di Johan Wadelius, un singer dalla voce con la V maiuscola, dal timbro potente e caldo, sempre in grado di trasmettere emozioni e feeling all’ascoltatore: una gradevolissima scoperta che lascia senz’altro stupito chi ascolta. L’album si apre con la grandiosa ‘A Million Crises’ che subito entra in circolo all’ascoltatore rimanendo annidata all’interno della mente grazie ad un mood pulsante ed un chorus strepitoso. Della stessa pasta è la seguente ‘Silent Dance’, ove le chitarre richiamano il chorus sul quale Johan canta in maniera perfetta, portando la song a livelli altissimi. ‘For Real’ e ‘The Immost’ giocano più sull’amalgama dei vari strumenti rappresentando forse i due episodi un pochino più opachi dell’intero platter, pur rimanendo comunque ad un buon livello; ‘Not The Ones’ è una song in perfetto HIM style, giocando sulla drammaticità e sul pathos che il Love Metal trasmette, riportando l’attenzione ai livelli più alti. ‘Fellow Sinner’ è una song che mostra il lato forse più roccioso del combo svedese, song nella quale compare anche la voce di Tanja Lainio, singer dei Lullacry. ‘Dead Air’ spinge sull’acceleratore, alternando parti decisamente soft e “morbidose” alla grinta della strofa e del chorus, mentre ‘End Of Words’ è una stupenda ballad ove ancora la voce di Tanja riesce, qualora ve ne fosse bisogno, a far risplendere il già prezioso lavoro del combo. La penultima track, ‘Sudden Showers’ rientra nel discorso fatto per le prime due songs, mentre l’ultima traccia, ovvero ‘Last Day Ever’ conclude splendidamente questo platter. Classe, sensibilità, drammaticità, melodia e tocco, il tutto supportato da una notevole produzione…ecco come si fa a diventare una grande band.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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