Riecco i
Masters Of Disguise, con tutti i loro evidenti rimandi e espliciti omaggi ai Savage Grace, e non solo per via della loro cover di "Sins of the Damned" ma, come già ricordato in precedenza, pure dal nome del gruppo, e ora sottolineato dal titolo del loro secondo album e persino nell'immagine di copertina, una rivisitazione di quella di "After the Fall from Grace", con tanto di
comparsata dell'immancabile agente Knutson, cui è nuovamente dedicata anche una canzone.
Rispetto al precedente "Back with a Vengeance", il Power & Speed tipico della formazione statunitense cede ulteriore terreno a quelle sonorità maggiormente influenzate dal Power Teutonico, per quanto il tutto sempre fortemente ancorato agli anni ottanta. L'opener "Judgement Day" è un brano dove la lezione degli Iron Maiden viene energizzata e prende velocità, poi ne la successiva "The Enforcer" e nemmeno "Knutson II: (Onyl A Mother’s) Love Is Forever" o "Heavens Fall" danno l'impressione di voler alzare il piede dall'acceleratore, con le novità che si fanno più evidenti su episodi come "Conquering the World" o "New Horizons" (in alcuni passaggi un po' prolissa) con spunti che spaziano tra Accept e Hammerfall, mentre c'è ben poco movimento da rilevare nella Power ballad "The Scavenger’s Daughter" e ancor meno fantasia nella spedita "War of the Gods" che ricorda, e non poco, gli Iced Earth.
Quasi in controtendenza incrociamo la cover piazzata in chiusura del disco, uno dei classici minori della scena Speed & Thrash Metal a stelle e strisce, infatti, i nostri sono andati a scomodare nientemeno che i Flotsam And Jetsam e la loro "Hammerhead", in una versione particolarmente riuscita dove Alexx Stahl dimostra di saper tenere testa a Eric A.K. Knutson (ehm, chissà se il cognome del cantante dei Flots è solo una coincidenza...) e questo non è certo da tutti.
Un po' come avvenne per il già citato "After the Fall from Grace" (rispetto all'esordio "Master of Disguise"), anche ora "The Savage and the Grace" non riesce a andare oltre i livelli del suo predecessore. Non credo però di sbagliare pensando che, a differenza di quanto purtroppo avvenuto per i Savage Grace, ai Masters Of Disguise non mancheranno altre occasioni per provare a superarsi.
You want it all, but you can't
read it
It's in your face, but you can't
read it
What is it? It's it
What is it? ... it's the
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