Sorcerer - In the Shadow of the Inverted Cross

Copertina 8

Info

Anno di uscita:2015
Durata:54 min.
Etichetta:Metal Blade Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE DARK TOWER OF THE SORCERER
  2. SUMERIAN SCRIPT
  3. LAKE OF THE LOST SOULS
  4. EXCORCISE THE DEMON
  5. IN THE SHADOW OF THE INVERTED CROSS
  6. PRAYERS FOR A KING
  7. THE GATES OF HELL
  8. PAGANS DANCE

Line up

  • Johnny Hagel: bass
  • Anders Engberg: vocals
  • Robert Iversen: drums
  • Kristian Niemann: guitars
  • Peter Hallgren: guitars

Voto medio utenti

Per capire meglio questo In The Shadow Of The Inverted Cross bisogna fare un passo indietro e spiegare un paio di cose.
Innanzitutto che i Sorcerer (sebbene al debutto ufficiale) non sono una band nuova. Si formano, infatti, nel lontano 1988 quasi per scommessa, senza nessun proposito se non quello di scrivere qualche canzone in stile epic-doom insieme. Il risultato sono una manciata di pezzi che finiranno su due demo, poi pubbliicati nel 1995 dall'etichetta di John Perez dei Solitude Aeternus, con il nome Sorcerer. Questi demo vengono poi rimasterizzati e pubblicati nuovamente nel 2004 e, qualche anno dopo, arriva l'invito per suonare all'Hammer of Doom Festival dove i Nostri tengono un grande show e sono stupefatti dall'accoglienza loro riservata. Da qui la decisione di ricostruire la band.

Quella che si presenta oggi è una formazione diversa rispetto a quella che incise il materiale degli anni '90; della prima incarnazione rimangono Johonny Hagel (ex-Tiamat, ex-Sundown) e Anders Enberg (ex-Lion's Share, ex-Twilight, ecc) di conseguenza il suono è un pochino differente.
L'epic doom metal dei Sorcerer del 2015 è meno denso, cupo e oppressivo che in precedenza, il genere è lo stesso ma l'aspetto classic metal è ancora più preponderante e la splendida voce di Anders è la vera protagonista dei pezzi che sono più "diretti" e "fruibili" sebbene tutt'altro che scontati, intrisi di assoli da lacrime e melodie realmente toccanti.
Prova ne sono le squisite linee di Sumerian Script, la magnifica Lake Of The Lost Souls con i suoi stupendi movimenti, lenta, epica, sulfurea ma mai troppo scura o opprimente; la movimentata Exorcise The Demon e la sua maestosità suprema, la lenta e carezzevole Prayers For A King, la più diretta, semplice e quasi hard rock The Gates of Hell (che, usata come apripista per il disco aveva destato qualche perplessità), la malinconica Pagans Dance... Potrei farvi venire la schiuma alla bocca continuando a trovare aggettivi per descrivere cotanta bellezza, una profonda emozione musicale che mi ha provocato più di una "pelle d'oca"... Per meglio capire, usando i paragoni, pensate ai Black Sabbath dell'era Tony Martin, ai primi Veni Domine (senza l'ingombro delle tastiere), ai grandi Memory Garden, ai Candlemass, ovviamente.
Tutto bello? Tutto perfetto? Quasi. Appellandomi ad un obiettività inizialmente frastornata dall'esaltazione, devo ammettere che ci sono un paio di episodi meno ispirati e un pochino sotto tono rispetto al resto ma, anche se in ritardo di 27 anni, è sempre un debutto, no?

Ora che la band sembra pronta a mettersi in moto in maniera definitiva, potendo anche contare sull'appoggio della Metal Blade, speriamo in un prosieguo ancora migliore ma, soprattutto, che non si debba attendere oltre un quarto di secolo per un secondo capitolo. Se ancora in vita, sarei un po' vecchiotto per girare per casa con le corna al cielo.

The Dark Tower Of The Sorcerer



The Gates of Hell



Immagine
Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi
Superbo Capolavoro di Modern Epic Doom Metal

Quest'album fuori tempo massimo da parte di una band rinata dalle proprie ceneri e che non aveva mai realmente debuttato,risulta essere per il sottoscritto una graditissima sorpresa e la conferma dell'enorme talento canoro del grande Andy Engberg(Lion's Share,Twilight,Section A,Speaking to Stones,220 Volt,Therion etc).I brani sono essenziali e uno più bello dell'altro,una manna per chi ama il classic sabbath sound dell'era Martin/Dio e i Candlemass più Epici.Super!!!

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 30 mar 2015 alle 12:39

Si,quell'album è molto bello anche se un po' ripetitivo(come lo stile di Enevoldsen,comunque un chitarrista notevole).Il secondo che è un concept ben fatto mi è piaciuto anche di più,l'ultimo è più epico & vario,ma un po' più canonico. C'era anche il drummer dei grandi Vanden Plas in "Seventh.." Se non l'hai sentito ti consiglio anche l'album con i Speaking to Stones basato sugli elementi con 4 lunghe suites.Notevole!

Inserito il 27 mar 2015 alle 23:39

...Andy Engberg è uno dei migliori singers(di razza)sulla piazza,uno dei più sottovalutati con il suo stile alla Tony Martin/Dio/Tate/Hughes ma alla fine personale e anche molto swedish.Lo seguo da sempre... Gran bell'album, ascoltato proprio oggi x intero! d'accordissimo con Antonio riguardo alla bravura di Andy...notevole è stata anche la sua prestazione sull'album "The Seventh Sign" dei Section A...

Inserito il 27 mar 2015 alle 13:41

Grandissimo album,secondo me uno dei migliori dell'anno! Andy Engberg è uno dei migliori singers(di razza)sulla piazza,uno dei più sottovalutati con il suo stile alla Tony Martin/Dio/Tate/Hughes ma alla fine personale e anche molto swedish.Lo seguo da sempre,dai tempi dei Twilight del geniale Finn Zierler(Beyond Twilight e ora Zierler Projects)e dei Lion's Share(più canonici ma bravi e sabbathianamente progressivi con lui alla voce),ma secondo me con questa band si esprime al top delle sue notevoli potenzialità.

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