Copertina 7

Info

Anno di uscita:2015
Durata:41 min.
Etichetta:High Roller Records

Tracklist

  1. INTRO
  2. PUNCH DRUNK
  3. ESCAPE FROM REALITY
  4. DICTATOR
  5. THE BLEEDER
  6. OUT OF CONTROL
  7. MOLOTOV COCKTAIL
  8. HUMAN
  9. PLASTIC SURGERY
  10. FUCK YOUR SKULL
  11. CURSED BY MY THIRST

Line up

  • Matt Butcher: lead vocals, lead guitars
  • Oli Whiskey: lead guitars, backing vocals
  • Gord: bass
  • Phil Macht: drums

Voto medio utenti

Quando una band decide di chiamarsi Alcoholator penso abbia le idee ben chiare riguardo cosa voglia suonare, e certamente altrettanto chiare saranno le vostre circa la loro proposta musicale. Chiarito il primo punto fisso, e cioè che i canadesi ci danno dentro a suon di old school thrash metal, tocca ora capire se la loro musica sia valida oppure no.

Devo dire che “Escape from reality” ha un suo perché. Pur suonando ovviamente derivativo, ha diversi spunti interessanti, in quanto i nostri, forti della lezione impartita da band storiche quali Tankard ed Exodus, riescono a variare i brani quel tanto che basta per renderli accattivanti e, perché no, a modo loro anche originali. Il quartetto di Montreal, però, fortunatamente evita il solito effetto amarcord e inserisce qua e là qualche soluzione più vicina a band come Gama Bomb o Violator, riuscendo quindi a confezionare brani che sono sì old school, ma suonano attuali.

Ovviamente non mancano richiami fin troppo evidenti a brani del passato (vedi il riff iniziale di “Fuck your skull”, rubato di sana pianta da quello di… indovinatelo voi, tanto è di una facilità disarmante), oppure qualche soluzione più sotto tono, ma tutto sommato l’album scorre via bene e svolge ottimamente il proprio ruolo, cioè quello di andare a rimpinguare la scena thrash metal mondiale, senza nessun tipo di pretesa se non quello di divertire, vista la spiccata vena alcolica della band.

Se aggiungiamo un’ottima prova dai quattro capelloni, una produzione degna di tale nome, la simpatica copertina ad opera di Andrei Bouzikov, e la bonus track presente solo sulla versione in vinile, e cioè la cover di “Cross me fool” dei Razor, “the most important Canadian metal band”, a detta del cantante, direi che gli ingredienti per un album gradevole ci siano tutti. Se poi non siete ancora convinti, date un ascolto a brani come la titletrack, la scheggia “Out of control”, la più ragionata “Molotov cocktail” o la conclusiva “Cursed by my thrist” e sono sicuro che cambierete idea. La migliore risposta extracontinentale ai beer thrasher per eccellenza, i Tankard…
Recensione a cura di Roberto Alfieri

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