A pochi mesi di distanza da "Blown action rock", disco in realtà del 2001 ma ristampato alla fine dello scorso anno, esce il nuovo lavoro dei bikers germanici V8 Wankers.
Senza temere smentite posso dire che l'estetica non è uno dei punti di forza del gruppo, infatti è una delle più sgangherate formazioni in circolazione. Ceffi brutti come la fame, ma di una bruttezza simpatica, divertente, caricaturale. Tra tatuaggi, borchie, motori e panze da birra, si sono costruiti i loro personaggi da Hell's Angels dell'Oktoberfest, alla fine equivalenti ai guerrieri in mutande di pelliccia o ai mascheroni del museo degli orrori.
Così con la loro rozzezza, vera o finta che sia, un palco in birreria non glielo nega nessuno, anche perché musicalmente risultano tanto ordinari quanto piacevoli, una mistura di Ac/Dc e Motorhead pochissimo originale ma estremamente trascinante.
Difficile restare impassibili ascoltando dirty-rock chiassosi, frenetici ed orecchiabili come "I got the hammer down", "Road 2 ruin" o l'inno degli inni "Possessed by rock'n'roll", che sintetizza la filosofia musicale e di vita dei V8 Wankers. Una buona grinta esecutiva, il costante tiro "speed" e la limpida produzione ad opera di Uwe Lulis (Grave Digger, Rebellion, ecc) sono i punti di forza di un lavoro che scorre indubbiamente in maniera liscia e senza intoppi.
Resta il fatto, come già detto in passato, che i tedeschi non possiedono la cattiveria urticante di altre formazioni similari e tutto sommato sotto la scorza trucida finiscono per essere abbastanza innocui.
Una band onesta e dignitosamente energica ma tutt'altro che indispensabile, se proprio avete finito la scorta di hard'n'roll possono fare al caso vostro altrimenti potete aspettare di vederli prima o poi in qualche birreria vicino a casa.
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