Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2015
Durata:35 min.
Etichetta:Minotauro Records

Tracklist

  1. THE GNOMES (ARIEL)
  2. THE SALAMANDER (MIKHAEL)
  3. UNDINES (GABRIEL)
  4. ELIS (RAPHAEL)

Line up

  • Alessio Sanniti: guitar, drums
  • Vincenzo Sanniti: bass

Voto medio utenti

La prima parola a balenarmi nella mente, nell'approccio a questo “The gnomes” dei Misantropus, è “coerenza”, un concetto ormai abbastanza desueto e non solo in ambito squisitamente musicale.
Fedeltà a una veste grafica della copertina del Cd minimale e un po’ naif, a un’idea di dark-doom piuttosto monolitico ed esclusivamente strumentale, ispirato da tematiche ambientalistiche.
Coerenza che, però, non significa necessariamente manierismo o irriducibile immobilismo … andando oltre la superficie, ci si rende conto che l’universo espressivo dei fratelli Sanniti è molto più enigmatico e fascinoso di quanto possano rivelare le apparenze, che la loro visione del mondo coinvolge spiritualità e riflessioni di natura etica, che la loro musica, oscura, ipnotica ed ellittica, edificata su riff densi e torbidi e su metronomiche scansioni ritmiche, conduce l’astante attento e libero mentalmente in un vortice inquietante e vischioso, da cui liberarsi non è poi molto semplice.
E così, se l’analisi dell’interno del booklet aiuta (con foto, riproduzioni di opere pittoriche e brevi dichiarazioni dei due mastermind della band) a schiudere le porte su questo scenario così magmatico, sono poi i trentacinque minuti di durata dell’albo a consentirvi di osservare l’immagine di un cosmo sull'orlo del baratro, in cui la violazione della natura da parte dell’uomo è ormai tale da avvicinarlo pericolosamente ad un punto di non ritorno.
Per riportare l’armonia, se l’umanità non si ravvedrà tramite amore e saggezza, sarà molto presto necessario l’intervento diretto degli Arcangeli Guardiani ed ecco che ogni brano del programma è dedicato a una di queste figure di “messaggeri”, custodi dei quattro Elementi Naturali, così affascinanti e controverse, spesso oggetto di raffigurazioni artistiche e di narrazioni cinematografiche e letterarie.
L’impatto sonico è come sempre assai primitivo, tetragono e ossessivo, e se questo è ormai da considerare il tipico trademark dei Misantropus, bisogna anche rilevare il loro tentativo di aggiungere qualche inedita suggestione alla proposta, affidando allo sporadico contributo dei siderali effetti elettronici e delle sinistre tastiere dell’ospite Andrea Penso il compito di fornire alcune tenui variazioni stilistiche al radicato canovaccio, un “esperimento” che avrebbe certamente meritato un’applicazione più estesa e integrata.
Non credo di poter segnalare al lettore i momenti maggiormente significativi di un programma che deve essere fruito in maniera globale (quasi come se fosse un unico flusso di note …), e mi limiterò solamente a rilevare lo splendido assolo che il maestro Mario "The Black" Di Donato ha voluto concedere a “The salamander (Mikhael)”, importante, oltre che sotto il profilo artistico, anche per corroborare il senso di rispetto e continuità, pur con i doverosi distinguo, esistente tra i nobili affiliati alla scuola italica del genere.
Una prova ancora una volta “subdolamente seduttiva”, dunque, tenace nel sostenere i saldi principi espressivi dei suoi autori, e tuttavia già indirizzata ad assorbire, senza per questo arrivare a snaturarli, nuove evoluzioni sonore.
L’ho già affermato in passato, sono fermamente convinto che il meglio debba ancora venire, e “The gnomes” appare un altro piccolo passo nella direzione giusta.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 12 lug 2015 alle 12:49

Sempre piaciuti fin dalle prime loro uscite. Un sound semplice ma decisamente magnetico. Ordinato!! Qualcuno sa su che stile è l' LP solista di Alessio?

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