Quando ho letto nella bio del gruppo che c’erano invischiati membri dei Neuraxis, mi sono brillati gli occhi, memore del bellissimo “Truth Beyond…” di un paio di anni fa, tuttavia i Despised Icon sono un’altra band, e questo “The Healing Process” è il loro secondo disco.
Se le premesse erano buone, l’ascolto di questo disco è andato oltre le più rosee previsioni. Se potessi fare un paragone per farvi capire cosa vi aspetta in questo disco, sicuramente vi direi di aspettarvi una scarica di calci in faccia. È più o meno questo l’effetto che fanno canzoni come “Warm Blooded”, “Retina” e “Harvesting The Deceased”. Su un death metal tecnico e brutale, con molte parti stoppate e cadenzate, si innesta un’attitudine hardcore che spesso sfocia nel grind, anche grazie alle tipiche vocals di uno dei due cantanti, mentre l’altro ha una voce più brutale. Il risultato è un groove pazzesco, strutture totalmente malate, ed un assalto che non concede soste, tra parti pesantissime e altre molto più veloci e vetrioliche.
Vengono in mente ovviamente i Neuraxis, ma anche i concittadini Cryptopsy e i Dying Fetus. Tuttavia se certe volte si ha un senso di deja-vù, non è detto che ciò sia necessariamente un male, anche perché i Despised Icon ci sanno fare alla grande.
“The Healing Process” forse non è un disco che raggiunge le vette di intensità di un “And Then You’ll Beg” o di “Whisper Supremacy”, ma, anche grazie alla produzione di Jean Francois Dagenais dei Kataklysm, sa regalare 32 minuti di puro, sublime, delizioso e devastante brutal deathcore. Fatevi sotto!
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