Copertina 7

Info

Anno di uscita:2015
Durata:45 min.
Etichetta:Pulverized Records

Tracklist

  1. VACANT FACE
  2. SUMMER ISLE
  3. GLANCE AWAY
  4. SPLIT SCREEN
  5. TERMINAL BURROWING
  6. DEEP END
  7. DOMINANCE SHIFTS
  8. BATTLE MOON
  9. WHERE SEASONS LAY
  10. THE FLY IS AWAKE
  11. ATTRITION

Line up

  • Alex Bank Rollins: guitars
  • Pete Porter: organ
  • Nate Garrett: guitars
  • Jason Tomaszewski: drums
  • Dylan Thomas: bass

Voto medio utenti

"Vacant Face" è un album particolare, certamente lontanissimo dai canoni del black metal, genere nel quale si vuol far ricadere gli americani Take Over And Destroy.

Rispetto ai dischi che lo hanno preceduto, la nuova fatica del gruppo dell'Arizona mette in mostra un approccio eclettico alla composizione, approccio che porta i Nostri a mescolare in un'unica miscela forti dosi di death rock, post-punk, black metal e una generale atmosfera goticheggiante che riveste tutte le canzoni, sempre dirette e taglienti.
L'influenza di act come Christian Death o Bauhaus è molto evidente nei solchi dell'album e la commistione di quelle atmosfere con le sfuriate alla Kvelertak rende l'ascolto di "Vacant Face" una esperienza in un certo modo scioccante, ma di certo divertente e piena di interesse.

Tutti gli elementi della musica dei TOAD sono al posto giusto: il pianoforte dai toni horror, le chitarre sguaiate, le inclinazioni vocali del singer che spesso rifà il verso a Peter Murphy quando non urla la sua rabbia, la sezione ritmica incalzante, il freddo del nord, il tributo nemmeno troppo nascosto che il gruppo fa dell'heavy metal anni '80, tutto è fuso in maniera logica per quanto la musica possa sembrare folle ed incontrollata.

Credo che la definizione migliore di questo album la diano indirettamente i TOAD stessi nella loro biografia quando affermano:

"Take Over And Destroy: An American rock & roll band from the 1970's trapped inside a Scandinavian metal band from the 1990's scoring a John Carpenter film"

Sinceramente non avrei saputo fare meglio per darvi una idea di cosa sia questo album.

Concludendo, ritengo che "Vacant Face" sia un lavoro intelligente, occulto, feroce, gotico, nero in modo poco ortodosso e meritevole della vostra attenzione per riconoscere un giusto riconoscimento ad un gruppo molto particolare e poco allineato con l'attuale scena estrema.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 29 set 2015 alle 23:10

Band davvero interessante!

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