"Là dove non vi è oscurità, né notte, né giorno, né Essere, né non essere, là vi è il Propizio, solo, assoluto ed eterno; là vi è il glorioso splendore di quella Luce dalla quale in principio sgorgò antica saggezza...." [Śvetāśvatara Upaniṣad]
I cileni
Black Grail, attivi sulla scena black metal dal 2005, approdano dopo diversi anni di transizione e di prova su un paio di demo, con un full intitolato
"Misticismo Regresivo" pubblicato con la
Uncreation Records. Sette sono i brani che compongono una sorta di concept, ispirato al misticismo e all'occultismo più oscuro e satanico mischiato a qualche accenno di death vecchia scuola. Riff interessanti e orchestrazioni importate su melodie imponenti, spintissime e grezzissime. Si avverte chiaramente un approccio schizofrenico e ossessivo riservato alla parte degli assoli e al growl. In questo album, dai tratti a volte sofisticati, altre volte malinconici, altre volte ancora violentissimi e pesantissimi, si celebra il culto di Shiva, una divinità maschile post-vedica, erede diretta della divinità pre-aria, successivamente ripresa anche nei Veda, indicata con i nomi di Paśupati e Rudra. Insomma uno dei culti principali dell' Induismo.
Un disco interessante dal punto di vista degli arrangiamenti e delle sonorità davvero molto varie, pur rimanendo fermi nel vecchio modo di fare black metal, ispirandosi a gruppi come
Abigor e
Mgla. Un album ben fatto.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?