Gli
Integrity sono un nome di culto nell’underground (ma che più underground non si può) hardcore, tra i primi ad aver approcciato il genere in maniera più metallica, tanto da coniare la definizione di ‘metallic hardcore’, da non confondere con quella sottospecie di musica nota a tutti come metalcore. Nella loro carriera, iniziata nel lontano 1988 a Cleveland e proseguita negli anni 2000 in Belgio, hanno pubblicato un’infinità di LP, EP, Tape, Live Album, Compilation, Split e chi più ne ha più ne metta.
Il qui presente “
Palm Sunday” è un album dal vivo, ristampato dalla
Magic Bullet Records in digipack CD e DVD. Si tratta di registrazioni del 1992, catturate al Peabody’s di Cleveland, durante il tour di supporto al primo full length “
Those who fear Tomorrow”, pesantemente amatoriali come resa sonora, ma che ben danno l’idea dell’approccio minimalista e caotico della band, guidata da sempre dal singer
Dwid Hellion, un pazzo scatenato che riesce a trattare temi anche poco affini al genere, come l’occulto, per esempio, o l’anti cristianesimo, il tutto ovviamente sotto il segno della violenza.
Come già accennato, sembra quasi di ascoltare un bootleg più che un’uscita ufficiale. Paradossalmente, però, questa registrazione così nuda e cruda, si adatta alla perfezione alla proposta dei nostri che, è bene chiarirlo da subito, non è affatto di facile assimilazione. Estremi all’inverosimile, soprattutto dal punto di vista attitudinale, gli
Integrity ci presentano dieci brani monolitici, quasi sempre assestati su mid tempo, e vi assicuro che si fatica non poco ad arrivare alla fine dell’album, a causa del senso di claustrofobia che si insinua nelle nostre menti fin dalle prime note.
I riff sono ossessivi, ripetitivi e monolitici, le vocals sguaiate, e il fatto che siano ridotte all’osso le parti veloci, rende il tutto ancora più morboso e conseguentemente anche più duro da mandar giù. Va da se che è inutile che vi dica che se non siete hardcore maniacs o pazzi furiosi, questo disco non fa per voi. È rivolto essenzialmente a chi vive anima e copro l’underground e può trovare nei dieci brani presenti il vero spirito di questo genere.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?